Lavoro

Unicoop Tirreno, dopo le cessioni occhi su Vignale

E' Graziella Barazzuoli dell'Unione sindacale di base a sollevare la preoccupazione sulle possibili ricadute a Vignale dopo le cessione in Campania

"Unicoop Tirreno abbandona la Campania, cede gli ultimi due ipermercati e si temono contraccolpi occupazionali sulla Sede di Vignale Riotorto", parole di Graziella Barazzuoli Usb Lavoro privato - Piombino Delegazione trattante Unicoop Tirreno.

"Probabilmente ineccepibile dal punto di vista legale, inaccettabile se viene messo in atto da una cooperativa. Eravamo informati che era in atto una cessione dei due ipermercati di Napoli Arenaccia e Santa Maria Capua Vetere, sono i tempi e le modalità che lasciano increduli. - ha aggiunto Barazzuoli in una nota - Entro la fine del prossimo febbraio entrambe le strutture saranno cedute ad una società privata locale. La maggior parte dei lavoratori lo ha appreso da Facebook, i sindacati con la sola comunicazione ex. Art.47. Questo modo di procedere pur garantendo la continuità lavorativa per gli 88 lavoratori campani, fatto fondamentale e primario, evidenzia ancora una volta in la distanza dai principi cooperativi sanciti dalla carta dei valori, in primis il rispetto della dignità personale. Venduti come merce al migliore offerente, senza possibilità di interazione".

Dall'Unione sindacale di base la netta contrarietà verso questa scelta. L'operazione preoccupa anche per le ricadute occupazionali sulla sede di Vignale Riotorto. 

"Qui si lavora a servizio dei negozi, - ha sottolineato - la cessione di due ipermercati, di fatto l'annullamento di una società del gruppo (Ipercoop Tirreno) non può non avere impatto sul computo degli esuberi. Non si risana una cooperativa sulla pelle dei lavoratori. Continueremo a combattere con la trattativa o con la lotta, senza abbassare mai la guardia".