Attualità

Salute mentale e archeologia, in mostra le foto

Si tratta del risultato del progetto "L'antico abbeverala mente" che nel recupero storico vede uno strumento riabilitativo

L'ospedale Villamarina che ospita la mostra

Saranno presentate mercoledì 31 Gennaio alle 11 nell’ingresso dell’ospedale Villamarina di Piombino le fotografie del progetto L’antico abbevera la mente finalizzato al recupero storico archeologico come strumento di riabilitazione rivolto agli utenti del servizio di salute mentale delle Valli Etrusche.

“Il progetto – hanno spiegato Sandra Scarpellini e Laura Brizzi, rispettivamente presidentessa e direttrice della SdS Valli Etrusche – è nato a seguito dalla scoperta di resti murari risalenti all’azienda agricola voluta da Elisa Bonaparte nell’area circostante al Palazzo della Vigna in località Montioni a Suvereto. Da qui l’idea di realizzare interventi di recupero che coinvolgessero utenti dei servizi e volontari per rigenerare e prendersi cura del patrimonio culturale del proprio territorio. Dopo le lezioni teoriche e un’adeguata formazione sono stati così riportati alla luce e ripuliti i ruderi napoleonici, in particolare gli abbeveratoi per gli animali, il muro perimetrale e la porta di accesso all’azienda agricola che attualmente circondano il Palazzo della Vigna. L’esperienza è stata valutata molto positivamente dai partecipanti sia per gli aspetti legati prettamente alla riabilitazione e socializzazione, sia per lo sviluppo della conoscenza stessa del territorio di appartenenza. Sono perciò in programma ulteriori campagne di ripulitura di altri reperti individuati nella zona con la prospettiva di arrivare ad inserire il percorso nell’ambito degli itinerari storici della nostra zona”.

Il progetto, coordinato dalla Salute Mentale Adulti della Val di Cornia e organizzato nell’ambito della convezione di coprogettazione dall’associazione Comunicare per Crescere composta dai familiari degli utenti del servizio, è stato realizzato con la collaborazione della Fondazione Aglaia che si occupa del “diritto al patrimonio culturale”. L’esposizione fotografica è stata curata in collaborazione con il fotoclub Il Rivellino di Piombino.