Politica

"Si discute ovunque meno che nelle sedi preposte"

Per questo le liste civiche chiedono un consiglio comunale aperto sulla Variante Aferpi e non solo che coinvolga l'intera Val di Cornia

"Sulla crisi industriale, sul piano di Aferpi e sulle conseguenti scelte urbanistiche si discute ovunque meno che nelle sedi istituzionali, a partire dai Consigli Comunali della Val di Cornia". Questa è l'opinione delle liste civiche riunite (Un'altra Piombino, Assemblea Sanvincenzina, Comune dei Cittadini e Assemblea Popolare Suvereto) che hanno firmato una nota in cui sottolineano la mancanza di informazioni sullo stato di attuazione degli Accordi per le bonifiche, la reindustrializzazione e il piano industriale del gruppo Cevital. La sensazione delle civiche riunite è sempre la stessa, e più volte sottolineata dalle opposizioni territoriali, che vede le sorti di un territorio consegnato nelle mani di Issad Rebrab. 

"Con l’accettazione acritica del cosiddetto masterplan Aferpi, di fatto confermata dalla recente direzione del Pd della Val di Cornia (leggi l'articolo consigliato) - hanno sottolineato - il Comune di Piombino accetta che siano compromesse le aree naturali del Quagliodromo a Bocca di Cornia, che la 398, se mai sarà interamente finanziata, passi sotto le case del Cotone anziché a fianco della linea ferroviaria esistente, che Rebrab pianifichi non solo le aree industriali di sua proprietà, ma anche quelle urbane di Città Futura, comprese quelle comunali".

Dunque, a fronte dei tanti interventi necessari al territorio e a cifre ritenute irrisorie per realizzarli, le liste civiche tratteggiano "un quadro preoccupante sul quale bisogna intervenire con realismo e responsabilità". A breve la richiesta congiunta di consigli comunali aperti della Val di Cornia.