"Se questa non è vera diversificazione, qualcuno ci spieghi allora di cosa stiamo parlando", parola del coordinamento Spirito Libero che ha contribuito assieme alla Maggioranza all'approvazione della Variante Aferpi.
I motivi che li hanno spinti a votare favorevolmente? L'allontanamento delle aree per l’attività siderurgica dalla città, la liberazione di quelle altre non più necessarie alla siderurgia per destinarle ad attività produttive diverse e non impattanti e il secondo tratto della 398 che non passerà in mezzo all'area industriale per dirne alcuni.
"Non si riesce a comprendere la posizione di certe opposizioni che a parole vogliono la diversificazione, ma che poi si oppongono, nei fatti, ad un atto come questo che la diversificazione la costruisce davvero. - hanno aggiunto dalla lista civica - Certo, tale variante nasce da un piano industriale ormai superato ed irrealizzabile come quello di Aferpi, ma è altrettanto vero che proprio quel piano realizzava obiettivi di pianificazione urbanistica e di sviluppo economico del territorio che noi volevamo e per i quali ci siamo da sempre battuti".
"Si preferiva lasciare ancora gli impianti siderurgici a due passi dal centro urbano, continuare a prevedere solo per la siderurgia aree retroportuali indispensabili ed appetibili per altre imprese con produzioni ambientalmente non impattanti e che possono creare nuovi posti di lavoro in nuovi settori produttivi? Questa la sostanza, il resto sono chiacchiere. Pre elettorali o da bar. Soprattutto chiacchiere da vecchio Pci/Pds e davvero riesce incomprensibile come possano farle forze come i 5 Stelle o addirittura Forza Italia che si dichiarano avversarie di quella vecchia cultura. Chissà come lo spiegheranno ai loro elettori".
A rafforzare l'idea di diversificazione la mozione presentata assieme Pd e Sinistra per Piombino, votata favorevolmente anche da Ascolta Piombino, per riuscire a non assegnare ad un unico soggetto tutta l'area industriale ex Lucchini evitando in ogni modo possibile la riaccensione dell'altoforno, stesso ragionamento per le aree demaniali che dovrà assegnare l'Autorità Portuale.