Attualità

"Un fallimento senza precedenti"

Le liste civiche riunite hanno chiesto il coinvolgimento di tutto il territorio per questa Variante che sta generando così tanti dubbi

Un momento dell'incontro al Pericale

Comune dei Cittadini, Un’altra Piombino, Assemblea Sanvincenzina e Assemblea popolare Suvereto si esprimono sulla Variante Aferpi. Le liste civiche riunite, infatti, hanno chiesto di approfondire le caratteristiche e le ripercussioni di questa scelta, addirittura chiedendo di rimandare il voto per l'adozione in consiglio; ma così non è stato.

Tanto meno è stata ascoltata la proposta delle liste civiche della Val di Cornia che hanno chiesto una riunione congiunta di tutti i Consigli Comunali, nella consapevolezza che i problemi di Piombino riguardano un territorio molto più vasto di quello della città. 

"Cosa sia la Variante Aferpi è ormai chiaro: una variante ad personam che trascrive nei piani urbanistici pubblici gli interessi del privato Cevital al quale sono stati consegnati quasi 800 ettari di terreno, di cui l'80% dello Stato. - si legge in una nota concisa dalle civiche - Al privato Cevital si concedono i 78 ettari di aree demaniali umide del Quagliodromo e il diritto di scegliere dove far passare la 398 per il porto, togliendola dalle aree di sua proprietà per addossarla al quartiere Cotone-Poggetto che, dopo secoli di difficile convivenza con l'industria, deve oggi sobbarcarsi un altro disagio ambientale, sicuramente evitabile".

"Tutto questo - hanno aggiunto - accade mentre il gruppo Cevital non rispetta gli impegni assunti con l'Accordo di Programma siglato nel 2015, neppure per la siderurgia che alla fine del 2016 doveva già tornare a produrre acciaio con il forno elettrico. La verità la stanno dicendo il sindaco e l'assessore all'urbanistica di Piombino: dobbiamo approvare quella variante per non dare alibi ad Aferpi. E' l'ammissione di un fallimento culturale e politico senza precedenti". 

Allora le liste civiche avanzano una proposta: impegnare, senza ulteriori rinvii, il gruppo Cevital a dare attuazione alle previsioni per la siderurgia, senza bisogno di occupare nuove aree naturali, e aprire una discussione seria con tutto il territorio su come valorizzare al meglio le aree industriali dismesse e il porto di Piombino, partendo dalla risoluzione di due problemi preliminari: la bonifica dei terreni e la costruzione della SS398 fino al porto, con il tracciato che meglio risponde ai bisogni pubblici.