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Variante Aferpi, cosa cambia per la Val di Cornia

L'assessore Maestrini ha riunito i Comuni della Val di Cornia per fare il punto sulla nuova variante Aferpi e Piano strutturale intercomunale

L'assessore all'urbanistica Carla Maestrini

I contenuti del documento di avvio della nuova Variante Aferpi, varato dagli uffici e approvato dalla giunta nei giorni scorsi, sono stati al centro della riunione dell'Ufficio di Piano, riunitosi a palazzo Appiani giovedì 21 luglio alla presenza dei sindaci, degli assessori all'urbanistica e dei tecnici di Piombino, Campiglia Marittima, San Vincenzo. 

L’Ufficio di Piano si occupa della pianificazione e gestione del territorio, attraverso la redazione di strumenti urbanistici a livello intercomunale.

“La volontà è di condividere tutti i passaggi fondamentali di questo atto con il territorio - ha spiegato l'assessore all'urbanistica Carla Maestrini - proprio perchè non si tratta di una questione puramente tecnica legata all'area industriale, ma di una rilettura complessiva del rapporto tra la città e la fabbrica che cambierà l'assetto del territorio urbano. I temi all'attenzione sono infatti quelli del nuovo tracciato della 398, della città e delle attività legate al porto, della scelta di una siderurgia più compatibile. I Comuni del territorio, nell'ambito del procedimento di Valutazione ambientale strategica (Vas) avviato, possono dare un contributo congiunto data la rilevanza strategica e l'impatto di questo documento per tutto il territorio".

Oltre alla variante Aferpi, l'incontro è stato l'occasione per presentare anche la volontà di avviare il percorso di revisione del Piano strutturale intercomunale. A questo proposito l'assessore Maestrini ha chiesto un incontro di approfondimento con l'assessore regionale all'urbanistica Vincenzo Ceccarelli per capire la metodologia da adottare a livello procedurale per realizzare un Piano strutturale condiviso dai Comuni di Piombino, Campiglia Marittima, San Vincenzo e Sassetta.