Politica

"L'approvazione della variante segno di impotenza"

Dalla variante Aferpi alle scelte per il futuro dell'acciaieria piombinese, per l'Udc è tutta responsabilità del Pd. L'attacco

Luigi Coppola

"Oramai è evidente che il Partito Democratico sia a vocazione suicida, come sta avvenendo a livello nazionale per la vicenda Boschi, lo stesso avviene a livello locale a Piombino con la variante Aferpi". Così ha esordito l'Udc per bocca del segretario provinciale Luigi Coppola e del coordinatore locale Massimo Aurioso.

"Una variante inutile e superata definitivamente dagli eventi con l'archiviazione dell'accordo di programma e l'azione giudiziaria nei confronti di Cevital. Invece di essere ritirata, come sarebbe stato normale, viene portata in consiglio comunale ed approvata dalla maggioranza. - hanno aggiunto riferendosi a quanto avvenuto in Consiglio mercoledì scorso - Le motivazioni addotte per giustificare tale provvedimento sono poco palusibili, soprattutto tutt'altro che lungimiranti. Questa variante non disegna nulla di concreto e realizzabile. La regione stessa a settembre attraverso un studio commissionato all'Irpet ha ritenuto non convincente il progetto dell'agroalimentare, ripensando l'assegnazione delle aree portuali a Cevital" (leggi qui sotto gli articoli collegati).

Per l'Udc piuttosto servirebbe "una vera pianificazione urbanistica con una visione ad ampio raggio, che non sia ancora focalizzata in modo esclusivo sulla siderurgia di qualsiasi tipo essa sia".

Al Pd locale l'accusa di isolamento, arroganza e prepotenza, esternata anche in occasione della conferenza stampa del coordinamento riunito sotto l'auspicio di "Piombino deve tornare a vivere" (leggi qui sotto l'articolo collegato). "L'approvazione della variante Aferpi è di fatto un segno di impotenza mascherato dalla solita proverbiale arroganza e dalla prepotenza di chi governa questo territorio senza lasciare spazio al confronto ed al dialogo. - e hanno concluso - Il Pd occupa tutti i livelli istituzionali che hanno contribuito alle decisioni più importanti su Piombino e sul suo comparto industriale, pertanto, le responsabilità che ha, non può certo scrollarsele di dosso essendo stato il principale sponsor del fallito progetto Cevital".