Politica

"A Piombino vasca per il parto abbandonata"

Fratelli d'Italia: "Abbiamo diritto a riavere quello che gli è stato tolto senza spiegazione logica. Promessi investimenti, ci hanno preso in giro"

Ospedale Villamarina

Il primo parto in acqua avvenuto a Cecina ha riacceso la polemica sulla chiusura del punto nascita di Piombino. A intervenire è Fratelli d'Italia a cui non è piaciuta l'enfasi con la quale è stato reso noto l'evento.

"All’ospedale di Piombino il parto in acqua era una pratica attuata da anni, su cui medici ed ostetriche hanno investito anni di preparazione e sacrifici e motivo per cui il nostro ospedale veniva scelto da molte future mamme. - hanno commentato - Per Piombino però non è valsa la stessa considerazione positiva avuta per Cecina, per i piombinesi il punto nascita non ha meritato nessun elogio da pare della politica regionale del Partito Democratico e con lui nessuna considerazione ha avuto la possibilità di effettuare il parto in acqua. E così ci ritroviamo da due anni il punto nascita chiuso, una vasca che tante vite ha visto nascere abbandonata ed una stanza verde dove tante famiglie hanno vissute i momenti più belli della loro vita chiusa o destinata ad utilizzi diversi. La stessa vasca per l’ospedale di Cecina diventa motivo di orgoglio, per Piombino non ha avuto invece nessun valore. Noi a questa politica sanitaria scellerata rispondiamo con una parola sola: vergogna!".

"I piombinesi hanno diritto a riavere quello che gli è stato tolto senza spiegazione logica. - hanno aggiunto - In campagna elettorale il Partito Democratico aveva promesso investimenti per migliorare il servizio ospedaliero e tesi ad assicurare un’assistenza a fronte di una paventata seconda ondata di contagi. Ed invece, come sempre, ci hanno preso in giro ed oggi ci ritroviamo davanti ad un ospedale che, pezzo per pezzo, viene smantellato, non più appetibile per i medici e sempre meno accessibile per i pazienti".

Fratelli d'Italia si è detto al fianco del sindaco Francesco Ferrari, che già si è espresso su questo punto (leggi qui l'articolo collegato), in attesa dell'incontro del primo cittadino con l'assessore regionale alla Sanità.