Attualità

Donazione di organi salva una donna di 60 anni

L’equipe chirurgica del centro trapianti del Sant'Orsola Malpighi di Bologna ha raggiunto il blocco operatorio dell’ospedale Villamarina a Piombino

Ospedale di Piombino

Una donna di 60 anni è stata salvata grazie al percorso di donazioni degli organi attivato grazie a un paziente piombinese. E' accaduto nella notte di sabato scorso all'ospedale Villamarina di Piombino.

A seguito della tempestiva segnalazione del potenziale donatore da parte della Terapia Intensiva piombinese diretta da Michele Casalis, il coordinamento locale ospedaliero, ha avviato la procedura di valutazione d’idoneità in sinergia con il centro regionale di riferimento ed il centro nazionale trapianti.

L’equipe chirurgica del centro trapianti dell’Azienda ospedaliero-universitaria Sant'Orsola Malpighi di Bologna ha raggiunto il blocco operatorio dell’ospedale Villamarina per procedere al prelievo degli organi addominali. Il complesso percorso assistenziale è stato condiviso con la famiglia del donatore che non ha esitato a dichiarare la propria volontà favorevole al prelievo.

“Questi risultati sono prima di tutto frutto del senso etico dei nostri cittadini e delle loro famiglie. – ha spiegato Sonia Lachi, coordinatore locale per le attività di procurement dei donatori all’ospedale di Piombino – Ritengo doveroso esprimere uno speciale ringraziamento alla famiglia del donatore che ha condiviso questo ambizioso percorso assistenziale contribuendo a restituire una nuova prospettiva di vita ad una paziente, per il quale il trapianto rappresentava l’unica opzione terapeutica rimasta". 

"Se da una parte è doveroso fare uno speciale ringraziamento a chi ha voluto e saputo esprimere un così alto senso di solidarietà umana, dall’altra è altrettanto doveroso ricordare il ruolo dei professionisti impegnati nel percorso ed in particolare i medici e gli infermieri della terapia intensiva, del blocco operatorio, della sezione di neurologia, della radiologia e del coordinamento locale ospedaliero, che come sempre hanno dimostrato la loro sensibilità alla terapia trapiantologica, elevate capacità professionali e un livello ottimale di integrazione multi professionale e multidisciplinare con i professionisti della rete nazionale trapiantologica".