Politica

Villamarina, “non ci fidiamo di Regione e Asl”

Oltre alle criticità già emerse, il gruppo Udc Civici popolari liberali denuncia delle possibili cambiamenti per il pronto soccorso piombinese

Di fronte alle continue segnalazioni di tagli ai servizi sanitari locali, Udc-Civici popolari liberali ha ricordato il percorso di ascolto degli operatori sanitari di Piombino intrapreso dall’Amministrazione. Incontrati anche i sanitari dell'ospedale di Cecina ascoltando le loro testimonianze sui problemi che affrontano.

“In questa recente occasione sono emerse chiaramente due cose: la prima è che a Cecina, nonostante gli indubbi problemi, medici ed apparecchiature sono di gran lunga in numero maggiore rispetto a Villamarina. - hanno evidenziato - Altro fatto che allarma è poi l'idea espressa dal direttore dei Pronto soccorso dei 2 ospedali di ritenere necessaria la trasformazione del pronto soccorso di Piombino in posto di primo soccorso con apertura 8-20 e chiusura nelle ore notturne: un paziente che ha bisogno di prestazioni sanitarie nelle ore notturne dovrebbe quindi recarsi a Cecina dove c'è il Pronto Soccorso che funziona H24. Questa idea, non è stata smentita né dal Direttore Sanitario dei due nosocomi né dalla Direttrice della Società della Salute delle Valli Etrusche, che erano presenti all'incontro. Prevediamo che da domani si farà a gara a smentire il progetto di chiusura notturna del pronto soccorso, così come successe in piena campagna elettorale del 2019 quando l'assessore regionale alla sanità assieme alla direttrice della Asl nord-ovest e al consigliere regionale Gianni Anselmi affermarono che non c'era nessun progetto di chiusura del punto nascita. La storia tragica, nota a tutti, ci insegna che appena ebbero perso le elezioni a Piombino, corsero immediatamente a chiudere definitivamente il punto nascita”. 

“Noi non ci fidiamo della Regione, noi non ci fidiamo della Asl Nord Ovest perché abbiamo potuto constatare come queste Istituzioni siano capaci solo di fare promesse che non sanno mantenere. - hanno commentato - Al contrario di quanto avviene all'ospedale di Cecina, dove quanto programmato viene realizzato, dalla nuova sala parto alla nuova sala di elettrofisiologia cardiaca. Noi continueremo senza sosta questa lotta in difesa della sanità del nostro territorio: chiediamo a tutti i cittadini di mobilitarsi assieme a noi. Perché - hanno concluso - il diritto alla salute è un diritto che vale per tutti i cittadini, anche se questi vivono in Val di Cornia”.