Politica

Villamarina, "propaganda non risolverà i problemi"

Da Amare Piombino critiche sia alla destra sia al Pd. "Serve un lavoro serio di analisi e proposta, a partite dal regolamento dell'ospedale unico"

Ospedale Villamarina

"La propaganda non risolverà i problemi dell'ospedale. Un sindaco può anche scegliere come forma di pressione un gesto eclatante, ma non può farlo durare in eterno, perché altrimenti diventa propaganda, una foglia di fico per nascondere la propria incapacità di ottenere risultati con i mezzi istituzionali".

Parole del coordinamento Amare Piombino che entra nel merito delle questioni legate all'ospedale Villamarina chiedendo un impegno preciso. 

"Sarebbe necessario agire al più presto partendo da un’analisi sistemica della struttura, generando poi una proposta nelle sedi dedicate come la Società della salute e la Conferenza dei sindaci, dove ci si dovrebbe confrontare anche duramente con l’azienda. - hanno spiegato - Se oggi ci troviamo la politica del populismo, complice è sicuramente la gestione della sanità da parte di un Pd troppo abituato a parlare con se stesso, a promettere prima delle elezioni, salvo poi non mantenere. Diventa persino stucchevole lo scontro cui si assiste quando c’è da prendersi qualche merito o nel rimpallarsi le colpe". 

"Villamarina ha visto la chiusura di un punto nascita, dopo le promesse elettorali del Pd di mantenerlo, paradossalmente oggi sarebbe a norma sotto il profilo strutturale. Infatti, con la formalizzazione dell’ospedale unico delle Valli Etrusche si consolida un punto nascita con due presidi ospedalieri, di cui uno potrebbe essere Piombino, se non mancassero i ginecologi e i pediatri; quindi, se il problema normativo è superato, oggi manca quello umano, cioè non ci sono medici. - hanno aggiunto - Occorrono quindi incentivi per farli venire, necessita che la Regione apra un diverso rapporto con le aziende ospedaliere, sedi di università per far venire medici, occorre insomma avere una strategia politica da portare avanti con i soggetti istituzionali, non proteste propagandistiche che non alzano di un millimetro l’asticella dei nostri potenziali successi. Peraltro, declamare ai quattro venti che il nostro ospedale si sta depotenziando e nessuno fa niente, allontana i medici e spaventa i cittadini. Chi vorrebbe fare carriera in un ospedale che le istituzioni locali definiscono in depotenziamento? Chi vorrebbe farsi curare a Villamarina? Così si contribuisce solo ad allontanare i cittadini da Villamarina e quindi a rendere ancora più difficile la sua difesa". 

"Tra l’altro, Villamarina detiene ancora il livello di produttività fra i più alti della Toscana. Occorre passare rapidamente dalla propaganda della maggioranza attuale e dalle promesse elettorali del Pd a un lavoro serio di analisi e proposta, battendosi con forza nelle sedi opportune e cercando le convergenze e le alleanze necessarie con i vari soggetti istituzionali. Ad esempio, - hanno concluso - partiamo dal fatto che non ci risulta sia stato ancora stilato il regolamento dell’ospedale unico Piombino-Cecina".