Attualità

Dal Wwf l'appello a ridurre l'uso di polistirolo

L'invito alla Regione Toscana di porsi all’avanguardia nelle politiche per la tutela del mare. il Wwf toscano sta già cercando un confronto

Il Wwf Livorno si è associato alla denuncia di Legambiente in merito al recente spiaggiamento in costa est di boe e pezzi di polistirolo (leggi qui sotto gli articoli collegati).

Come ricordato dall'associazione ambientalista in un post condiviso su Facebook, la schiuma di polistirene (polistirolo espanso) è uno dei componenti più comuni del marine litter, termine internazionale usato per l’insieme dei rifiuti umani che affliggono il mare, che possiamo trovare passeggiando su qualsiasi spiaggia. La frammentazione e diffusione per galleggiamento di questo materiale, sia in mare che sulle coste, è una devastante forma di inquinamento, soprattutto perché moltissimi animali scambiano i frammenti più piccoli per cibo o li assimilano accidentalmente, con esiti quasi sempre fatali. Il polistirolo espanso è usato abitualmente e capillarmente in ogni attività che abbia a che fare con il mare, nei porti commerciali e turistici, nell’acquacoltura, nella pesca e nelle attività ricreative marittime e ciò favorisce l’abbandono in mare, volontario o accidentale, di oggetti che inevitabilmente avranno un impatto sulla vita marina e costiera. 

Dal Wwf, dunque, l'invito alla Regione Toscana di "porsi all’avanguardia nelle politiche per la tutela del mare, esigendo l’adozione di materiali più resistenti e con il minimo impatto possibile, sia per le attività produttive e commerciali, sia per il diportismo e le attività sportive e ricreative. Per questo il Wwf toscano sta già cercando un confronto sul tema con l’Amministrazione regionale".