A lanciare l'allarme sulla situazione del porto di Piombino questa volta è Carlo Torlai, presidente della Società Cooperativa Compagnia Portuali di Piombino.
"Dopo la sciagurata scelta di sopprimere l'Autorità Portuale di Piombino accorpandola a quella di Livorno, con il conseguente allontanamento dalla nostra città delle strutture decisionali, assistiamo ancora al deserto sulle nuove banchine e sui nuovi piazzali realizzati da ormai tre anni, durante i quali nessuna attività e nessun posto di lavoro è stato creato. Aziende livornesi e genovesi hanno ottenuto una pre-concessione e la immediata disponibilità di quelle aree fin dal Settembre 2016 e vi hanno solo depositato i cassoni della Concordia, nient'altro. Continuano a dire che attendono ancora le autorizzazione da parte dell'Autorità Portuale. Dopo tre anni. Non è possibile continuare così".
Torlai chiede risposte urgenti e fa riferimento ad altre richieste di concessione per intraprendere nuove attività capaci di generare sviluppo ed occupazione, ed altri soggetti interessati a fare attività su quelle banchine e su un'altra parte di quelle aree.
"Oggi, visto che su tutti i programmi elettorali dei candidati a sindaco di Piombino si ribadisce che lo sviluppo del porto deve essere uno dei più importanti motori dell'economia e dell'occupazione, chiediamo a tutti uno sforzo per far sentire la voce del porto e della città all'interno della nuova Autorità di Sistema Portuale, che ha sede a Livorno. - ha aggiunto Torlai - Abbiamo bisogno di autorizzazioni, di risposte veloci e concrete, i tempi dell'economia e dello sviluppo non si sposano più con i tempi della burocrazia, di questa burocrazia. I traffici marittimi interessati al nostro porto se non ricevono risposte veloci se ne vanno da un'altra parte dove invece le risposte le ricevono. Per questo chiediamo a gran voce ai vertici dell'Autorità Portuale una forte velocizzazione dei tempi e alla politica locale di mettere in campo un intervento ed una presenza forte sui tavoli della gestione e della programmazione dell'Autorità stessa, tavolo al quale dovrebbero sedere i sindaci in prima persona". La nota è stata riportata dall'agenzia Adnkronos.