Politica

"Una terza via per superare dualismo dei partiti"

Parodi (Progetto Piombino): "Partiti chiusi nella difesa di personalismi e scranni. Candidati con tessera in tasca che declamano il proprio civismo"

Giuliano Parodi

Il candidato a sindaco di Progetto Piombino Giuliano Parodi ha evidenziato come sia "sempre più diffusa la delusione verso il sistema di potere politico e i partiti politici responsabili, a tutti i livelli, di una incapacità di ascoltare le necessità del Paese e tradurle in azioni e norme".

"Tale è la diffidenza della popolazione verso i partiti, ormai chiusi nella difesa di personalismi e scranni, - ha proseguito Parodi - che gli stessi candidati a sindaco, pur con la tessera di partito salda in tasca, si affrettano a declamare il proprio civismo, come se l'appartenenza a un partito politico fosse una condizione di cui vergognarsi e non un vanto da ostentare.

“Oggi sono convinto che a Piombino siano maturi i tempi per avere al governo della città una lista civica vera. - ha commentato Giuliano Parodi - Progetto Piombino appunto, composta da lavoratori, giovani e non solo, che hanno sperimentato il solito senso di delusione che sentono coloro che oggi dichiarano di non voler esercitare il proprio diritto di voto. Un senso di sconforto nei confronti di una politica che, a Piombino, ha sempre dovuto pagare l'obolo del consenso ai Partiti di governo, senza mai essere ripagata, se non con promozioni personali, mancette ed immobilismo”.

Insomma, Parodi, al netto dei sondaggi che lo danno 1,6%, vuole ricordare ai piombinesi che alle elezioni di Giugno "c'è una terza via, che supera il dualismo di carrozzoni più simili a torri di Babele che a schieramenti con idee e programmi condivisi, una via che non ha ambizioni oltre il governo locale e che è composta da persone che non sono in cerca di carriera politica, posti in Regione o nelle società partecipate per garantirsi uno stipendio, o peggio ancora cercare nell’amministrazione rivalse personali verso partiti da cui hanno preso tutto quando era necessario e poi magari sono stati allontanati". 

"Noi parliamo ai cittadini che credono che sia necessario riportare la politica locale ad occuparsi dei bisogni di Piombino e dei piombinesi, andando oltre alla necessità di aggregarsi ai soliti sistemi di potere partitici, con la voglia di riaccendere la passione per la partecipazione alla vita politica e amministrativa della città nei tanti concittadini che si sentono rassegnati e delusi, perchè niente è già stabilito se tutti noi non lo vogliamo", ha concluso.