Cia Etruria ha espresso forte preoccupazione rispetto alla recente sentenza del Tar del Lazio secondo cui le aree non idonee alla realizzazione di impianti che sfruttano energie rinnovabili non rappresentano un divieto assoluto alla loro installazione.
“L’agricoltura non può che essere in allerta di fronte a queste notizie. - ha commentato Cinzia Pagni, presidente Cia Etruria - Dobbiamo difendere la bellezza dei nostri paesaggi rurali invidiati in tutto il mondo e al tempo stesso interrogarci sugli effetti che potrebbe arrecare un così grande stravolgimento senza peraltro, nessuna possibilità di governo da parte delle istituzioni locali”.
"Un serio rischio - ha spiegato - e che il comparto agricolo non intende certo correre dato che le priorità sono e restano la necessità di continuare a produrre regalando nel contempo scorci unici. Scorci paesaggistici che finirebbero inevitabilmente per essere trasfigurati. Questa sentenza - ha evidenziato Pagni - rimette in discussione tutto il lavoro fatto finora, per questo chiediamo alle istituzioni di agire attraverso correttivi che possano venire incontro alle esigenze dell’agricoltura ma anche dei tantissimi visitatori che si perdono nella bellezza dei nostri paesaggi”.