RIGASSIFICATORE

"​Quale ambientalismo e quale futuro per Piombino"

Se lo domanda Riccardo Gelichi (Ascolta Piombino) pensando alle criticità ambientali che ammorbano il territorio, rigassificatore e discarica compresi

Riccardo Gelichi

"Piombino attende ancora le bonifiche del Sin, la messa in sicurezza delle discariche abusive di Ischia, la bonifica delle aree contenenti amianto della fabbrica, la bonifica delle aree denominate Città Futura, la bonifica della falda idrica, la messa in sicurezza delle ex discariche di Poggio ai Venti. Ricordo che oggi governa Ferrari con Carla Bezzini assessore all’ambiente, da quattro anni e ancora siamo al punto zero".

Parole di Riccardo Gelichi (Ascolta Piombino) che, all'indomani della manifestazione contro rigassificatori e Gnl, ha commentato la linea della giunta Ferrari sulle varie questioni ambientali del territorio, rigassificatore compreso.

"Gli piacciono però le lotte, soprattutto quelle inutili, vedremo dove ci porterà il fallimento di Rimateria e guarderemo come finirà la questione rigassificatore. - ha evidenziato - Piombino ieri ha visto in piazza la presenza di un certo radicalismo ideologico, a conferma di ciò abbiamo visto sventolare anche le sigle anarchiche. Il sindaco di Piombino è stato in parte contestato per un dualismo fra la linea governativa che pare da lui condivisa ma non in casa nostra, allora per i sostenitori di Ferrari, quando la piazza cessa di essere palcoscenico, diventa subito strumentale. Con l’arrivo della Golar Tundra si calerà questo sipario e Piombino sarà la stessa di quattro anni fa con qualche problema in più, di certo non in meno, questo è il tema più grande". 

"Ieri - ha proseguito Gelichi - si manifestava contro le fonti fossili quando l’Europa ha scelto di impegnarsi in un programma di riduzione delle fonti di gas climalteranti, si chiama Green Deal Europeo, l’obiettivo del programma è rendere l’Europa il primo continente climaticamente neutro entro il 2050. Non si capisce quindi quale possa essere una proposta credibile alternativa se non una posizione meramente ideologica oppure, nel frattempo, pensare di scaldarsi col fiato. Poi ci sarebbe la coerenza, ad esempio: l’assessore all’ambiente del comune di Piombino, riferimento della lista Lavoro&Ambiente, rispetto al procedimento autorizzativo dell’impianto di agrivoltaico a Bocca di Cornia Fonte Rinnovabile si è fermamente opposta, motivando che il progetto era avverso alla diversificazione turistica e all’impatto sul paesaggio. In questo caso nessuno ha manifestato perplessità sull’uso delle fonti fossili, oppure vige il motto sì alle rinnovabili ma non nel mio giardino? Tutto questo manifestare di lotta popolare quando venerdì mattina a Piombino, col ponente, si continuava a muovere rottami e polveri dentro la fabbrica, questo è un fatto incontrovertibile che pare non interessare agli amanti dell’ambiente". 

"La cosa più agghiacciante è il fatto che questi di lotta, dimenticando che non c’è stata una contrattazione ma un’imposizione del governo, non vogliono nemmeno le compensazioni, con le quali magari si potrebbero sistemare un po’ di quei guai ambientali di cui abbiamo scritto in apertura", ha concluso.