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Quale futuro per l'Atletico Piombino

Mentre si parla di una cordata pronta ad acquistare l'Atletico Piombino, il direttore sportivo Ferroni ha ufficializzato il suo passo indietro

Foto di archivio

Il campionato per l'Atletico Piombino si è concluso con la retrocessione in Promozione; dopo cinque anni i nerazzurri lasciano l'Eccellenza e allo stesso tempo si lasciano alle spalle una annata piena di problemi. 

A mettere un punto all'esperienza piombinese anche il direttore sportivo Alessio Ferroni che ha deciso di chiudere i rapporti con la società nerazzurra. Le motivazioni sono state spiegate durante una conferenza stampa dove ha voluto ripercorrere i punti di questo anno sportivo conclusosi non positivamente. "Sono stato fino all’ultimo per tenere un gruppo unito nonostante tutto. - ha confessato Ferroni - Quando sono arrivato a Piombino abbiamo cercato di rimettere in piedi una squadra. Abbiamo sposato un progetto comune e siamo ripartiti da sotto zero". Il direttore sportivo ho infatti messo su una squadra di calciatori locali e da fuori nell'intento di far crescere la realtà sportiva. Operazione che, secondo Ferroni, non è stata compresa sia dai vertici societari che dai giocatori e non si è così concretizzata. "Non ho lasciato prima prima senso di responsabilità verso calciatori. - ha aggiunto - Sarei rimasto anche in Promozione, ma è lo stimolo che non c’è più. Il mio ringraziamento va allo staff che ha lavorato con me quest'anno e agli ultras. Sarò sempre tifoso del Piombino, la prima esperienza nel calcio professionistico".

Intanto attorno al futuro dell'Atletico Piombino si va accreditando la proposta di una cordata di sette imprenditori pronti a comprare l'Atletico Piombino del presidente Massimiliano Spagnesi o in alternativa aggiudicarsi la gestione del Magona, fondare una nuova società e ripartire dalla Terza Categoria. Sarebbero pronti sul tavolo 80mila euro.