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Gas, l'Emilia Romagna bacchetta la Toscana

Durante l'assemblea annuale di Confindustria Romagna non è mancata qualche stoccata al caso piombinese a proposito di rigassificatore

Un rigassificatore (Foto di repertorio)

Questione di dialogo, concordia, coraggio e politica con la P maiuscola, quello che differenzierebbe Ravenna e Piombino nella questione della messa in funzione del rigassificatore. Durante l'assemblea annuale di Confindustria Romagna, il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini è intervenuto ritenendo che bisognerebbe evitare di contrapporre lavoro e ambiente sul tema della transizione ecologica. 

Questione di qualità della politica anche secondo il presidente nazionale di Confindustria Carlo Bonomi, premiando il dialogo costruttivo tra le istituzioni registrato a Ravenna. 

Insomma, di fronte alla prospettiva della messa in funzione di un rigassificatore, promosso il tandem Stefano Bonaccini e Michele De Pascale, bocciato quello toscano troppi dissapori e litigi tra le istituzioni secondo i romagnoli.

Ravenna e Piombino, ricordiamo, sono le due città italiana dove secondo il Governo era possibile la messa in funzione di una nave rigassificatore in porto.