Attualità

Il recupero delle ecoballe non può più attendere

Il Ministro dell'Ambiente ha richiesto alla Protezione civile lo stato di emergenza. Il presidente Rossi pronto a manifestare

Una ecoballe recuperata da un peschereccio

Il servizio de Le Iene andato in onda su Italia 1 martedì scorso sulle ecoballe disperse in mare nel canale di Piombino ha continuato a tenere accesi i riflettori su quella che si prospetta una vera e propria emergenza ambientale se i tempi di recupero continueranno a dilatarsi.

Non tutti però hanno apprezzato la messa in onda del servizio che alle porte di una stagione estiva, già compromessa dal Covid-19, non è stato un bel biglietto da visita per gli italiani. Ma dopo 5 anni sul fondo del mare le ecoballe e con gli interventi fermi per problemi burocratici, è necessario sia per il Comune sia per la Regione che il Governo dia delle risposte. Al Governo infatti sono stati diretti gli appelli di Comune e Regione che attendono una risposta. Dall'ultima riunione ufficiale, infatti, è emerso che serve un atto specifico della Presidenza del Consiglio dei Ministri per superare l'impasse burocratica (leggi qui sotto l'articolo collegato) e deve pronunciarsi la Protezione Civile per il recupero. Intanto l’incarico di Aurelio Caligiore è in scadenza il 25 Giugno, mentre il procedimento dell’Autorità garante per la concorrenza e il mercato (Agcom) legato al conflitto di interesse relativo alla nomina è slittato al 31 Luglio un mese dopo la scadenza dell'incarico.

Durante il servizio de Le Iene si è appreso che il Ministero dell'Ambiente ha richiesto alla Protezione civile di dichiarare lo stato di emergenza.

All'indomani del servizio delle Iene, in occasione della visita a Piombino del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi per questioni legate allo Stabilimento Jsw, ha sottolineato che non si può più continuare a rischiare il disastro ambientale e si è detto pronto a manifestare per ottenere risultati concreti chiamando all'appello Comune e associazioni ambientaliste.