RIGASSIFICATORE

“L’Italia deve ringraziare Piombino e la Toscana”

L’invito di Giani al sindaco di Piombino Francesco Ferrari a “smettere di fare l’avvocato e sedersi al tavolo per le compensazioni”

Eugenio Giani

Si sono concluse questa notte senza criticità le operazioni di ormeggio della nave rigassificatore Golar Tundra. Operazioni che hanno coinvolto quattro rimorchiatori sotto il controllo attento di Autorita portuale, Capitaneria di porto e forze dell’ordine che hanno monitorato l’intera area portuale.

“L’Italia deve ringraziare Piombino e la Toscana”, ha commentato il presidente della Regione e commissario per l’opera Eugenio Giani che ha voluto seguire da vicino le operazioni di ingresso in porto (leggi qui sotto gli articoli collegati).

“Questa nave da un grande contributo all’Italia”, ha proseguito Giani ricordando come dalla messa in funzione del rigassificatore si contribuirà alla fornitura di 5 miliardi di metri cubi di gas all’anno.

Nelle prossime ore si procederà al collegamento dalla nave al raccordo del condotto all’altezza dell’Aurelia per poi passare alle ultime verifiche necessarie per procedere alla messa in funzione del rigassificatore.

Il presidente Giani ha anche ribadito l’opportunità delle compensazioni collegate a questo intervento. Oltre allo sconto in bolletta per imprese e cittadini, il presidente ha fatto sapere di essere al lavoro per ottenere le risorse necessarie per le bonifiche dei cumuli, ovvero 40 milioni di eur che si andranno ad aggiungere ai 40 già stanziati precedentemente. Rispetto al memorandum già presentato al governo Draghi, per Giani ora sarebbe il momento di procedere al dialogo per la conferma delle compensazioni con il governo Meloni. Lanciato l’invito al sindaco di Piombino Francesco Ferrari a “smettere di fare l’avvocato e sedersi al tavolo per le compensazioni”.

A proposito di sicurezza, il presidente ha ribadito che tutte le operazioni sono fatte in sicurezza per la salute e per l’ambiente. Parole che non bastano ai comitati del no al rigassificatore a Piombino che fino a domenica hanno continuato a manifestare contro l’arrivo della nave.

Oltre alle contestazioni, sulla nave Golar Tundra pesa anche il ricorso al Tar presentato dal Comune di Piombino contro l’iter autorizzativo. La prima udienza si è tenuta l’8 Marzo e rinviata al 5 Luglio.

L’entrata in funzione della nave è previsto per Maggio 2023 e dovrebbe rimanere nel porto di Piombino per 3 anni. Al momento non è stato definito dove sarà collocata la nave Golar Tundra negli anni a seguire. Informazione che Snam dovrà comunque fornire visto che questo dettaglio rientra nella serie di prescrizioni contenute nell’autorizzazione firmata dal presidente Giani.