Attualità

"Nuova acciaierie progetto sbagliato per il Paese"

Legambiente e Wwf: "Utile costruire una nuova e grande acciaieria senza aver risolto le due annose crisi degli stabilimenti di Taranto e Piombino?"

Le acciaierie di Piombino

“E’ coerente con la politica industriale siderurgica di un paese industrializzato costruire una nuova e grande acciaieria senza aver risolto le due annose crisi degli stabilimenti di Taranto e Piombino? E, ancora, può il Governo non occuparsene e lasciare decisioni così importanti ad una sola Regione, visto l’impatto che avrebbe sui mercati dell’acciaio prodotto in Italia?".

Se lo domandano Legambiente e Wwf alla notizia del progetto di acciaieria a San Giorgio di Nogaro. Un progetto ritenuto dalle due associazioni sbagliato per il paese: "si promettono circa mille posti di lavoro in Friuli-Venezia Giulia quando se ne mettono a rischio molte migliaia negli stabilimenti pugliesi, liguri e toscani. Quanto all’impatto ambientale e alle ripercussioni economiche sul territorio, - hanno proseguito - il progetto che andrebbe ad occupare oltre 70 ettari della zona industriale, nella cosiddetta Punta sud è confinante con la laguna di Marano e Grado, ambiente tutelato da norme comunitarie, regionali e dalla convenzione internazionale di Ramsar sulle zone umide".

I presidenti nazionali, Stefano Ciafani e Luciano Di Tizio e regionali, Sandro Cargnelutti e Maurizio Fermeglia, delle due associazioni hanno dunque scritto ai Ministri delle Imprese e del Made in Italy e dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica per esprimere preoccupazione per il metodo, e soprattutto il merito, con cui si sta affrontando la proposta di costruzione di un polo siderurgico in Friuli-Venezia Giulia.

"Sul piano industriale, si propone la costruzione di una nuova acciaieria, di rilevanti dimensioni, quando le crisi degli stabilimenti siderurgici di Taranto e di Piombino non vedono alcuna soluzione, con migliaia di lavoratori in cassa integrazione diventata oramai cronica e tanti soldi pubblici buttati", hanno ribadito.