Politica

Cava del Broccatello, "si prenda una posizione"

A chiederlo è il consigliere Landi (5 Stelle) che ha presentato una mozione da discutere nel prossimo Consiglio Comunale

"Dopo la sentenza del Tar che ha visto protagonista il Piano Regionale Cave (PRC) della Toscana e la potenziale riapertura della cava del Romitorino e Valle delle Dispense, detta anche del Broccatello, nel Comune di Castagneto Carducci, San Vincenzo deve prendere una posizione decisa per difendere il territorio dall’ennesimo passaggio di camion da cava". Parole del consigliere Alessio Landi (5 Stelle) che ha firmato una apposita mozione.

"Tutto ha avuto inizio con il ricorso presentato dalla MdM Marmi di Maremma S.r.l. contro la Regione Toscana, in merito alla classificazione di alcune aree estrattive situate nel Comune di Castagneto Carducci. - ha ricordato - Queste aree, precedentemente considerate vere e proprie “risorse” nel vecchio piano (PRAER), erano state declassate a “giacimenti potenziali” nel nuovo PRC approvato nel 2020. I giudici del TAR e successivamente del Consiglio di Stato hanno dato ragione all’azienda, annullando le parti del Piano Regionale Cave che riguardavano i due giacimenti in questione, ritenendo che la Regione non avesse fornito giustificazioni adeguate per il declassamento. A seguito della sentenza, è stata avviata una variante a Castagneto Carducci, al Piano Cave regionale, per approfondire la situazione dei giacimenti di Romitorino e Valle delle Dispense. La potenziale riapertura della cava ci preoccupa fortemente, in particolare per le ricadute che il traffico di camion potrebbe avere sul territorio del Comune di San Vincenzo. Uno dei principali percorsi di accesso alla cava, infatti, attraversa la SP 39 Aurelia e due strade vicinali, ricadono in pieno su suolo comunale sanvincenzino. - ha spiegato - Oltre alla questione ambientale, l’area interessata dal passaggio veicolare è sottoposta a vincolo idrogeologico, sottolineiamo come l’aumento del traffico pesante sarebbe incompatibile con la vocazione turistica del territorio, rappresentando un pericolo per l’ambiente, l’habitat naturale e la qualità della vita dei residenti".

Per questo motivo il consigliere ha chiesto all’amministrazione comunale di agire su due fronti: da un lato promuovere uno studio ambientale per individuare soluzioni che impediscano il passaggio dei mezzi da cava sul proprio territorio; dall’altro, di costituirsi in tutte le sedi legali necessarie, affidandosi a uno studio legale specializzato, per difendere il diritto della città a tutelare il proprio ambiente, la propria economia e la salute dei cittadini.

"Ci auguriamo un coinvolgimento attento e puntuale anche di altre realtà sensibili sulla tutela dell’ambiente, in vista di un impatto negativo considerevole su flora e fauna. Associazioni come WWF, LIPU e Legambiente, senza dimenticare la Consulta Ambiente Comunale, potrebbero essere coinvolte e dare un apporto nel rafforzare la linea politica da difendere. San Vincenzo non può permettersi ulteriori impatti sul proprio territorio. È nostro dovere - ha concluso - agire con fermezza per difendere ciò che rende la nostra città viva e attrattiva: l’ambiente, il turismo e la qualità della vita. Per questo abbiamo presentato una mozione da inserire nel prossimo Consiglio Comunale".