Politica

Barcaccina, la nuova delibera non quadra

Assemblea Sanvincenzina ha chiesto la revoca della delibera comunale nella quale c'è qualcosa che non torna per il gruppo d'opposizione

Il caso è quello del ristorante La Barcaccina per il quale nel 2013 fu approvata la vendita del diritto di superficie del terreno su cui sorge la struttura secondo il piano di alienazione. "L'area, invece che passare per regolare bando pubblico, venne concessa direttamente al privato, che poté addirittura scegliere tra diritto di superficie o di proprietà", ha ricordato Assemblea Sanvincenzina.

Ora, dopo un ricorso al Tar e al Consiglio di Stato da parte di un cittadino che chiedeva una regolare gara, si è arrivati a una delibera, che però non torna a Assemblea Sanvincenzina; tanto che ne chiede la revoca.

"Non possiamo trascurare il fatto che un indirizzo di questo tipo sarebbe di chiara competenza del Consiglio Comunale, la giunta invece si arroga il diritto di decidere autonomamente e di prevedere così che nel nuovo bando, chi si aggiudicherà con l'offerta migliore la gara, dovrà pagare all'attuale aggiudicatario anche un indennizzo per il danno subito e in più la parcella (salatissima) del ragioniere che valuterà tale indennizzo. - ha puntualizzato AS - In poche parole se a San Vincenzo vuoi partecipare al bando devi sapere che se vinci dovrai pagare il danno a chi in precedenza è stato concesso per molte decine di anni, direttamente, e illegittimamente, il bene per cui gareggi mentre chi è stato favorito in precedenza dall'amministrazione può partire con una base d'asta sicuramente più conveniente. Bel principio di eguaglianza". 

Per queste motivazioni, il gruppo d'opposizione chele l'immediata revoca della delibera di giunta 159 e chiede di riportare questo indirizzo urbanistico in consiglio comunale con principi più equi.