Il Consiglio dei bambini e delle bambine lavorerà sul tema del diritto al gioco negli spazi pubblici del territorio comunale. A occupare le postazioni al tavolo della biblioteca comunale Calandra, martedì scorso, sono stati i bambini della scuola primaria di San Vincenzo per la prima seduta nell’ambito delle iniziative ‘Città delle bambine e dei bambini’.
“I bambini - ha spiegato la consigliera con delega all’Istruzione, Antonella Cucinotta - erano tutti entusiasti di partecipare a questo progetto, ci aiuteranno a sviluppare il tema del gioco e ci offriranno preziosi consigli. Qualcuno di loro ha già rotto il ghiaccio e ha iniziato a portare avanti idee già condivise con i propri compagni di classe. Due ore - ha concluso - che sono letteralmente volate“.
I piccoli consiglieri sono stati sorteggiati per ogni classe terza, quarta e quinta della primaria, un bambino e una bambina. In ogni classe sono stati sorteggiati anche due sostituti che potranno partecipare alle sedute in caso di assenza dei loro compagni.
Come detto il tema che verrà preso in considerazione quest’anno sarà ‘Il diritto al gioco negli spazi pubblici’, giocando i bambini vivranno infatti un’esperienza importante come quella di confrontarsi da soli con la complessità del territorio. Durante il primo incontro i bambini si sono presentati e hanno raccontato uno per uno le loro passioni. Si è parlato di che cosa si occupano sindaco, giunta e consiglio, per poi arrivare all’importanza del ruolo dei bambini nel suggerire determinate modifiche a paesaggio urbano in base alle loro esigenze e ai loro desideri. È stato poi istituito il decalogo delle regole del gruppo per le prossime riunioni. Alla fine tutti al lavoro per la creazione di un logo che rappresenterà a tutti gli effetti la Città delle Bambine e dei Bambini.
Il Consiglio si riunirà in orario extra-scolastico presso la biblioteca comunale di San Vincenzo in genere una volta al mese fino alla fine dell’anno scolastico, per lavorare sul tema scelto insieme a due figure adulte con il ruolo di facilitatrici, Valentina D’Ambrosio e Beatrice Galluzzi.