La mattina del 15 Agosto il sindaco Paolo Riccucci ha firmato in via precauzionale e a scopo preventivo nell'ottica di tutelare la salute pubblica, un'ordinanza di divieto di balneazione per la spiaggia alla foce del fosso del Renaione, nel centro del paese. Questo perché, a causa del malfunzionamento di una pompa, è stato riscontrato un ingente sversamento di acque nere, dopo che anche il sensore di allarme non ha funzionato. Tanto che lo sversamento è stato segnalato, nelle prime ore del mattino, da un cittadino.
"Un danno non solo a livello d'immagine, ma anche ambientale, che non sono disposto a tollerare. - ha sottolineato il sindaco Riccucci - Guasti, problemi ed eventi imprevisti possono sicuramente verificarsi, ma la frequenza con i quali questi accadono è allarmante e non più accettabile. Asa, come gestore e responsabile del servizio, deve adoperarsi per mantenere e controllare periodicamente l'impianto. È essenziale che le pompe di sollevamento vengano testate, soprattutto prima e durante la stagione balneare. Questo per evitare rischi per la salute di cittadini e turisti e danni economici e d'immagine al paese".
Sul posto sono quindi arrivati i tecnici, che hanno avviato le operazioni di aspirazione dei liquami e disinfezione. Con l’ausilio di un escavatore, sono stati rimossi i residui presenti nel fosso e avviata la pulizia della porzione di spiaggia interessata.
"I cittadini - ha aggiunto - pagano in bolletta per la depurazione e pertanto ritengo che Asa debba assolutamente garantire il corretto funzionamento. In questa occasione non ci sono stati eventi meteorologici estremi e improvvisi o imprevisti. Il guasto alla pompa doveva essere segnalato da un allarme che non è scattato, così che la percezione del problema c'è stata solo quando ormai era tardi".
"Fortunatamente - ha concluso - le squadre dei reperibili del Comune, che intendo ringraziare, sono intervenute con tempestività, e l'intervento degli operai di Asa ha consentito di limitare e circoscrivere il danno. Una soluzione comunque non assolutamente sufficiente o soddisfacente. Convocherò immediatamente l'azienda affinché venga trovata una soluzione nel più breve tempo possibile".
Il divieto resterà in vigore fino all’esito delle analisi effettuate da Arpat.