Politica

"Ora da individuare le responsabilità politiche"

La giunta ha firmato la delibera in cui annulla precedenti decisioni relative alla variante Albatros, ma Assemblea Sanvincenzina ha ancora dubbi

La marcia indietro del Comune di San Vincenzo sulla variante Albatros, racchiusa nella delibera di giunta n. 220 del 17 ottobre, non convince pienamente Assemblea Sanvincenzina anche se intanto mette un punto alla vicenda alla questione dell'abuso edilizio (leggi gli articoli correlati).

"Aspettando di leggere il verbale di sopralluogo degli uffici competenti che certifica la rimozione di reti fognarie, impianti elettrici e quant'altro ed il ripristino di un ecosistema complesso come la pineta di bonifica, rimaniamo sconcertati dai contenuti della delibera di giunta n. 220 del 17/10/2016. - hanno scritto in una nota - L'amministrazione s'accorge di quanto gravi, estese e protratte nel tempi fossero le responsabilità della politica e si rimangia quattro delibere approvate in quattro mesi. Questo era un atto dovuto che arriva con più di un mese di ritardo ingiustificabile perché non si capisce cosa sia dovuto intercorrere tra l'accertamento della lottizzazione abusiva e l'annullamento delle delibere approvate sulla base di documento non rispondenti alla realtà".

Ma, nonostante questo, la storia non sembra finire qui. Infatti Assemblea Sanvincenzina si domanda "come mai nelle premesse della delibera si ricorda che il Comune ha avviato in ogni caso la fase preliminare di VAS nonostante i contributi pervenuti ed in particolare quello del settore ambiente della Regione Toscana e il perché, in una delibera di annullamento, si sia voluto dar atto dell'accertamento dell'adempimento dell'ordinanza di demolizione e remissione in pristino dei luoghi. La frase più grave - hanno aggiunto - è contenuta nel dispositivo finale dove, forse per rassicurare qualcuno, si dichiara che a seguito di nuova e valida documentazione il comune si riserva il diritto di riavviare nuovi procedimenti di VAS".

Ciò spingerebbe a pensare, come interpretato dal gruppo di opposizione, che sì la delibera è stata annullata, ma se ne potrebbe fare un'altra uguale in seguito. E chiamano a raccolta le forze d'opposizione per individuare le responsabilità politiche.