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Il presidio di Libera ricorda Rossella

Il presidio di Libera "Rossella Casini" di San Vincenzo/Castagneto Carducci ricorda la vittima di mafia di cui porta il nome

Rossella Casini

Il 21 marzo in occasione della 22esima Giornata della memoriae dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, il presidio Libera di San Vincenzo sarà a Prato per la manifestazione regionale nel corso della quale saranno scanditi i nomi delle vittime di mafie tra cui quello di Rossella.

"La sera del 22 febbraio del 1981 Rossella Casini, da una cabina telefonica di Palmi, in provincia di Reggio Calabria, telefonò al padre, a Firenze, per dirgli che l'indomani sarebbe tornata a casa. Non arrivò mai nel capoluogo toscano, la 'ndrangheta la inghiottì in un vortice di violenza e bestialità. - ricorda il presidio - Nel 1994 un pentito di Cosa Nostra, Vincenzo Lo Vecchio, latitante a Palmi all'inizio degli anni '80, raccontò ai magistrati di aver saputo che Rossella era stata rapita, violentata, uccisa, fatta a pezzi e gettata nella tonnara della cittadina calabra. Da quella deposizione, nel 1997, nacque il processo che portò alla sbarra il fidanzato di Rossella, Francesco Frisina, con la sorella Concetta e il capo cosca Domenico Gallico. Nel 2006, dopo un processo pieno di intoppi e intralci burocratici, senza altri testimoni oltre al pentito, senza il corpo della vittima, furono tutti assolti con la formula del dubbio".