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Mensa scolastica, novità e miglioramenti

Aggiudicato l’appalto per tre anni del servizio di mensa scolastica erogato per gli istituti dei territori di San Vincenzo e Sassetta

Foto di repertorio

È Vivenda spa, azienda operativa da anni nel settore della ristorazione collettiva, ad essersi aggiudicata nelle scorse settimane l’appalto triennale valido fino 31 agosto 2024 relativo al servizio di ristorazione scolastica per i Comuni di San Vincenzo e Sassetta.

Un appalto del valore di quasi 1 milione di euro che consentirà di erogare pasti dal lunedì al venerdì - secondo le date approvate dalla direzione didattica e laddove sia è previsto l’orario pomeridiano - alla scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado del Comune di San Vincenzo, alla scuola dell’infanzia e primaria del Comune di Sassetta e ai dipendenti comunali per quanto riguarda solo quest’ultimo Comune. Nei mesi di luglio e agosto, invece, i giorni di espletamento del servizio sono stabiliti in base alla programmazione dei servizi educativi estivi istituiti dal Comune di San Vincenzo.

Il numero di pasti da fornire giornalmente è indicativamente previsto in 350 nel periodo di apertura delle scuole per il Comune di San Vincenzo al netto dei servizi estivi e in 30 per il Comune di Sassetta nello stesso periodo.

Vivenda spa si è aggiudicata il servizio di ristorazione scolastica dopo la procedura svoltasi in modalità telematica sulla piattaforma Start, per un totale di 929mila euro pari a un ribasso percentuale di 12,19% sull’importo a base di gara.L’offerta tecnico progettuale prevede novità migliorative in molteplici settori, dietetico e merceologico in particolare, mediante la definizione di nuovi piani alimentari in linea con le raccomandazioni ministeriali e le linee guida regionali, redatti dagli esperti nutrizionisti della Vivenda di concerto con il servizio pubblico garantito dalla Asl territoriale. Inoltre le forniture merceologiche sono garantite nella piena osservanza delle disposizioni già previste dal green public procurement introdotto dal Ministero dell’Ambiente unitamente a quello della Salute (bio e filiera corta), incrementato con le referenze locali e con prodotti della filiera agricola regionale. La cucina centralizzata è stata resa funzionale alle novità introdotte, mediante interventi mirati sia sui locali che soprattutto sulle attrezzature di nuova installazione. Infine sono state implementate nuove modalità di pagamento ed incasso delle quote di compartecipazione a carico delle famiglie, improntate alla massima semplificazione.