Attualità

Più eventi per dare linfa al commercio

Per Confcommercio questa potrebbe essere una soluzione per non lasciare inosservata la protesta contro i negozi chiusi nel corso principale

Dopo la protesta silenziosa avvenuta a San Vincenzo, il direttore generale di Confcommercio Toscana Franco Marinoni affida alle colonne di Il Tirreno il suo pensiero in merito alla scelta di tenere abbassate le saracinesche lo scorso giovedì sera. 

"È vero: il turismo e la vivacità dei centri urbani sono legati indissolubilmente alle saracinesche alzate e alle luci accese nei negozi e nei pubblici esercizi. Le aperture serali e festive sono infatti uno dei temi che Confcommercio sta affrontando da tempo con gli associati". 

Bisogna tener conto, infatti, che la grande e media distribuzione può permettersi turnazioni ed economie di scala. Ma i singoli negozi, spesso a gestione familiare, non possono garantire gli stessi orari di apertura. 

"Dobbiamo puntare sulla strategia degli eventi, - ha aggiunto - organizzati capillarmente città per città, zona per zona, quartiere per quartiere, che costituiscano azione di richiamo e intensifichino l'affluenza dei visitatori anche in periodi di media e bassa stagione, cosicché anche il piccolo commercio riesca a trarre motivazione e vantaggio dalle aperture straordinarie".