Il 22 settembre, in Consiglio comunale, durante la votazione per la modifica dello Statuto Comunale, non è stato raggiunto il quorum, ma il Sindaco non comunica l'esito.
"L’amministrazione di San Vincenzo, guidata dalla nuova maggioranza con il sindaco Paolo Riccucci, sta operando con scarsa trasparenza e correttezza. - ha commentato il consigliere Alessio Landi - Non solo omette di inviare la documentazione necessaria ai consiglieri di minoranza per l'espletamento del loro mandato, ma ha anche omesso i risultati della votazione sullo Statuto in Consiglio Comunale. A fine votazione, infatti, non è stato chiarito che la votazione, con 8 voti a favore su 13 consiglieri assegnati, non era sufficiente per approvare il testo del nuovo Statuto. Un'altra grave scorrettezza è stata il mancato invio della “proposta di delibera consiliare sulla modifica dello Statuto”, in cui si sarebbe scoperto che la condizione principale per l'approvazione era una maggioranza qualificata, ovvero 9 voti.
"La procedura corretta avrebbe previsto un iter più condiviso, informando tutti i consiglieri, all'inizio del dibattito che erano necessari 9 voti. Un'informazione che, a questo punto, è stata elusa di proposito. - ha proseguito Landi - Questo nuovo Statuto riduce la partecipazione dei cittadini. I termini per le risposte alle istanze passano da 30 a 180 giorni in particolari condizioni. Inoltre, si promuove partecipazione popolare, introducendo il referendum propositivc e mantenendo il consultivo, lasciando però al Consiglio Comunale la scelta finale di accogliere o meno le proposte referendarie. Non è stato neanche preso in considerazione il referendum abrogativo, la quale introduzione era stata richiesta con un emendamento specifico".
"Nonostante la maggioranza avesse precedentemente promosso raccolte firme su atti e procedimenti che avrebbero potuto essere oggetto di un referendum abrogativo (come i piani attuativi della Tenuta di Rimigliano o la modifica sulle ex-Officine Bensi), oggi il sindaco Riccucci non riconosce più quelle battaglie, non introducendo questo strumento di partecipazione. - ha proseguito - Le contraddizioni nel testo, messe in evidenza dal consigliere Lera, mostrano l'inconsistenza e la ridondanza di parte dell'articolazione del nuovo Statuto. Il percorso, definito condiviso dal sindaco, non ha rispettato gli emendamenti proposti sulla trasparenza e sulla maggiore partecipazione pubblica. Inoltre, sono stati inseriti commi su articoli fondamentali come il Bilancio Partecipativo e il Presidente del Consiglio, la cui attuazione dipenderà dalla volontà del sindaco"e.
"Il sindaco non ha enunciato all'inizio della votazione la condizione necessaria per l'approvazione della proposta di modifica dello Statuto Comunale. Questa è una sconfitta pubblica e una prova di scorrettezza senza precedenti messa in atto dal sindaco Riccucci durante il Consiglio Comunale del 22 settembre a San Vincenzo. Una chiara prova di ingovernabilità e della presunzione di poter agire anche senza avere i numeri in Consiglio", ha concluso Landi.