Politica

L'ambiente non lo restituisce nessuno

Ok alla marcia indietro sulla Variante Albatros, ok alla rimozione delle 250 casette, ma secondo l'architetto Primi l'ambiente rimarrà mutato

Il Comitato per Campiglia firma una nota a margine sulla vicenda del Park Albatros, una storia che al di là dell'abuso accertato lascia alcuni strascichi, sicuramente dal punto di vista ambientale.

A non garbare sono in particolare le parole dell'Amministrazione con le quali hanno annunciato l'annullamento delle delibere relative alla variante Albatros (leggi l'articolo correlato) dove si fa riferimento al ripristino dello stato dei luoghi interessati dall'abuso edilizio.

"L'affermazione è inesatta e non corrispondente alla verità in quanto il ripristino dello stato dei luoghi avrebbe dovuto comportare l'eliminazione di tutte le viabilità realizzate, di tutte le canalizzazioni (luce, acqua, fognature) interrate e il ripristino di tutte le alberature abbattute per realizzare strade e reti di servizi". 

Insomma, come ha sottolineato l'architetto Alberto Primo "l'abuso, nasce sì dall'avere installato 250 casette, per altro rimovibili, ma ancor più è costituito dall'avere modificato radicalmente lo stato di luoghi sottoposti a vincoli precisi il cui mancato rispetto configura un'attività abusiva in nessun modo sanabile".