Attualità

Recto Verso, l'arte dell'olio raggiunge i detenuti

Un convegno dedicato al progetto promosso dall'Agriturismo biologico Santissima Annunciata di Beatrice Massaza

L'arte dell'olio insegnata ai detenuti dell'isola di Gorgona. Questo è possibile grazie al Progetto Recto Verso dell’Agriturismo biologico Santissima Annunziata di Beatrice Massaza tra i vincitori del Bando Sottomisura 16.9 “Diversificazione delle attività agricole in attività riguardanti l’assistenza sanitaria, l’integrazione sociale, l’agricoltura sostenuta dalla comunità e l’educazione ambientale e alimentare”, realizzato dal Programma di Sviluppo Rurale Regione Toscana.

A questo progetto Confagricoltura ha dedicato un convegno in programma domenica 26 Novembre, dalle ore 9 alle 14, presso il Cinema Teatro Verdi di San Vincenzo. Dopo i saluti di Tamara Mengozzi, vicesindaca del Comune di San Vincenzo, Beatrice Massaza presenterà il progetto. A seguire gli interventi di: Giuseppe Renna, Direttore Casa di Reclusione Isola di Gorgona; Perla Macelloni, Referente Area Amministrativa Casa di Reclusione Isola di Gorgona; Marco Neri, Presidente di Confagricoltura Toscana; Fabio Nicosia di Reale Mutua.

Gorgona, la più piccola tra le isole dell’Arcipelago, dista 35 chilometri dalla costa livornese. Il territorio dell’isola è oggetto da tempo di un’importante attività agricola che viene svolta direttamente dai detenuti, per soddisfarne le aspirazioni di riscatto e riabilitazione, agevolarne il contatto con il mondo esterno e assicurarne l’accesso al lavoro. Il fabbisogno che si intende affrontare è intimamente legato alle condizioni di precarietà e marginalità sociale e psicologica che i detenuti si trovano forzatamente a vivere, con l’auspicio che la partecipazione attiva al Progetto Recto Verso possa accrescere le loro competenze e il grado di formazione professionale e dar luogo a concrete successive opportunità nel mondo del lavoro.

Il progetto ha un duplice obiettivo: il primo è quello di fare dell’olivicoltura un modello utile ai lavoratori, ai produttori e ai consumatori attenti all’ambiente; il secondo è quello di impiegare ed educare detenuti, che a loro volta formeranno altre categorie, partendo dalla Casa di Reclusione situata sull’isola di Gorgona, nell’Arcipelago Toscano, dove si produce una varietà unica di olive ed è già presente un frantoio. Un percorso virtuoso che coniuga antichi saperi, innovazione e sostenibilità, e dove la componente sociale assume un significato preminente.