Politica

Rifiuti, "servizio pessimo e aumenti costanti"

E' Officina San Vincenzo a porre una serie di criticità rispetto al servizio di raccolta rifiuta sul territorio comunale

Foto di repertorio

Officina San Vincenzo fa i conti a proposito di rifiuti. 

"L’Amministrazione targata Bandini, con il benestare di tutta la Federazione del Partito Democratico Val di Cornia, promosse a Febbraio 2016 un incontro per illustrare alla cittadinanza il roseo futuro che ci aspettava con Ato Sud e Sei Toscana: avremmo avuto benefici e tariffe più basse per i cittadini. - hanno ricordato - Peccato che sia andata diversamente. Infatti ci troviamo oggi ad avere un servizio di nettezza urbana pessimo ed un aumento cospicuo e costante, anno su anno, dei costi calmierati esclusivamente dalle risorse stanziate dallo Stato".

"Molti servizi aggiuntivi sono venduti a caro prezzo da Sei, basti pensare alla sanificazione dei cassonetti: il gestore prevede, all'anno, 10 volte per l'organico e 21 volte per l'indifferenziato. Senza voler cedere al dubbio di chi si chiede se queste operazioni vengano fatte realmente e in modo efficace, camminando per il paese risulta evidente che il numero degli interventi di sanificazione non sia sufficiente. - hanno commentato - Tornando alle spese, leggiamo nel rapporto di Sei Toscana una sorta di preventivo di interventi per 2021 di quasi 2992 recuperi di rifiuti abbandonati. Se confermato che ogni recupero ci costa almeno 25 euro cadauno, si parla di circa 74.800 euro. Questi costi ricadono inevitabilmente sulle disponibilità del cittadino ed è doveroso che un'amministrazione intervenga con strumenti di informazione e di monitoraggio del territorio per arginare il fenomeno dell'abbandono, interventi che sino ad oggi sono stati ampiamente ignorati".

Per Officina San Vincenzo è necessario riportare al centro la discussione sul tema rifiuti, sensibilizzare l'utenza e puntare a una raccolta dei rifiuti a tariffa puntuale, valutando la riduzione dei servizi opzionali e accessori visto i costi di gestione.

"Non per presunzioni ambientaliste o velleità filosofiche ma perché amministrare bene significa anche migliori servizi a fronte di costi sostenibili", hanno concluso.