Le operazioni di ripascimento avviate in questi giorni a San Vincenzo hanno destato particolare attenzione, soprattutto sui social, visto l'impiego di mezzi pesanti lungo i tratti di spiaggia interessati.
"Quando le chiacchiere sono infarcite di stupidaggini e malevolenze senza sostanza è doveroso disvelarle come si fa con le bugie. - hanno commentato dall'associazione Officina San Vincenzo - A proposito di quel che si dice dei ripascimenti in corso, proviamo ad immaginare cosa avrebbero detto le stesse voci se fosse mancato il finanziamento di Comune e Regione Toscana dopo lo sconvolgimento naturale avvenuto lo scorso Novembre. Che i ripascimenti siano caratterizzati da operazioni invasive e dannose per l’ambiente è cosa nota ed oggettiva ma è bene ricordare che molti li avrebbero voluti subito dopo la mareggiata e si adoperavano senza sosta per spingere l’opinione pubblica perché, secondo loro, si ritardava la riparazione del danno".
"La pretesa poi di dare lezioni di ambientalismo di fronte agli effetti delle operazioni di ripascimento, pur in parte momentanei e lamentarsene scandalizzati vuol dire mistificare la realtà allo scopo miserabile di approfittarne per insultare amministratori e cittadini. - hanno proseguito - I trattori, i dumper, gli escavatori e le idrovore non dovrebbero essere mezzi da utilizzare sulle spiagge, giova anche ricordare che a nord del porto gli interventi servono anche e soprattutto a protezione del marciapiede di viale Marconi. Occorreva dare una risposta nell’immediato al settore del turismo balneare dopo i gravi danni riportati sull’arenile".
Officina, inoltre, ha ricordato come il Comune sia stato sempre attento alla tutela della spiaggia.
"Siamo certi che chi legittimamente vuole esprimere dissenso e contrarietà rispetto alle scelte di questa Amministrazione lo farà argomentando seriamente i propri punti di vista in modo rispettabile, civile e democratico, chi invece scambia la critica con l’offesa, il dissenso con lo sbeffeggiamento, la rabbia repressa, l’insulto fine a se stesso, la maledizione, rivela chiaramente il brodo di coltura di cui si nutre e cioè la sua evidente ignoranza", hanno concluso.