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Spiaggia a sud del porto ricoperta di posidonia

Il sindaco: “Chiediamo a tutti gli operatori di collaborare per rendere il prima possibile praticabile la spiaggia”

“La posidonia spiaggiata a sud del porto turistico rappresenta una situazione critica che di naturale ha davvero poco. - ha spiegato il sindaco di San Vincenzo Paolo Riccucci - Rientra infatti nella normalità che ciclicamente, in concomitanza con le mareggiate, si spiaggi la posidonia sul nostro litorale ma per quantità, e soprattutto per localizzazione, il fenomeno che si è presentato oggi impone serie riflessioni”.

“La prima riguarda il fatto che tutta la posidonia si è accumulata nella cosiddetta ‘cella’, per questo chiediamo agli organi preposti un’analisi che dia risposte rapide sulla modifica delle dinamiche delle correnti e dei flussi sedimentari in seguito alla realizzazione del porto e delle opere antierosione a sud. - ha spiegato - Impossibile non notare infatti che il pennello all’altezza di piazza Gramsci ha rappresentato un ostacolo fisico insormontabile per la posidonia tanto che, mentre a nord ci sono migliaia di metri cubi di materiale spiaggiato, a sud non c’è neppure una foglia. Chiaramente all’interno della cosiddetta ‘cella’ si rischia di avere una qualità delle acque di balneazione compromessa se non si procederà a rimuovere la posidonia lì finita a causa di questo spiaggiamento straordinario”.

“Nell’immediato - ha poi aggiunto il sindaco - è evidente che lo stato della spiaggia tra la diga sottoflutto e piazza Gramsci rappresenta una vera emergenza. Come Amministrazione sappiamo bene che per una località balneare, la spiaggia centrale non può presentarsi del tutto impraticabile come la vediamo oggi. È anche da sottolineare che le spese per la movimentazione di una simile quantità di posidonia sono consistenti e, in questo momento, il comune è in difficoltà a sostenerle. Per questo, ovvero per riuscire insieme a risolvere un serio problema - ha concluso - chiediamo a tutti gli operatori di collaborare, partendo dalla disponibilità operativa dei mezzi, per rendere il prima possibile praticabile la spiaggia oggi sommersa dalla posidonia”.