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Supermercato vicino al cimitero, iter e polemiche

E' già polemica sull'iter che prevede la realizzazione di una struttura di medie dimensioni all'ingresso nord del paese. L'assessore chiarisce

Foto di repertorio

Approvata durante il Consiglio comunale del 6 Novembre, con il voto favorevole di maggioranza e Siamo San Vincenzo e il no di Assemblea Sanvincenzina, la riduzione della zona di rispetto vincolo cimiteriale per consentire la previsione urbanistica relativa alla realizzazione di una media struttura di vendita nell'area prospiciente la rotatoria di accesso al sottopasso sulla via Aurelia Nord. Primo passo questo rispetto alla nascita di una struttura di circa 2mila metri quadrati tra la Vecchia Aurelia e via della Valle frutto di un possibile investimento da parte di un gruppo italiano della grande distribuzione del calibro di 4 milioni di euro e 15-20 nuovi posti di lavoro.

Sull’iter non sono mancate visioni contrarie come quella di Assemblea Sanvincenzina che nello spostamento della zona di rispetto cimiteriale legge, oltre alla “ributtante mancanza di sensibilità”, la volontà dell’Amministrazione di “ricoprire di cemento ogni centimetro quadro di territorio”.

“Non bastano i fondi sfitti che si moltiplicano o la chiusura di tre supermercati nel giro di poco tempo, se c'è da coprire zone verdi si trova il modo di farlo. – ha aggiunto - Un atto di cui nessun cittadino di San Vincenzo sentiva la necessità e su cui, pare, Bandini e Giunta lavorano già dal 2016. Siamo di fronte ad interventi che vengono pianificati solo se c'è un interesse privato”.

Sul caso è intervenuto anche l’assessore all’Urbanistica Massimiliano Roventini. “Sbagliato fare riferimento alla chiusura di altre strutture commerciali che sono dovute non alla mancanza di utenza ma a problematiche di altra natura, che esulano da ragioni commerciali”, ha esordito l’assessore. “È falso, inoltre, affermare che la realizzazione di questa struttura commerciale debba essere considerata come consumo di suolo. L’area interessata, infatti, si trova all’interno del territorio urbanizzato ed è un’area di completamento. Inoltre, i comparti commerciali non vengono mai considerati come usurpatori di verde. Quando c’è un consumo di suolo ci si riferisce a lottizzazioni residenziali realizzate al di fuori dei territori urbanizzati. Non è quindi questo il caso”.

Come ritiene Assemblea Sanvincenzina sarebbe stato meglio riqualificare la zona dell’Acquaviva? Su questo l’Amministrazione comunale starebbe valutando la stesura di una nuova scheda urbanistica dell’area dell’ex conservificio all’interno del quale non sarà prevista nessuna struttura commerciale, ma di altre tipologie ammissibili.