Politica

Speravano nel voto di protesta, lista ferma a zero

Succede a Sassetta, dove ha vinto il candidato più noto ai sassetani e con legami col territorio. A discapito di altri, come il caso di Colella

Elio Colella

Quattro candidati per un piccolo Comune di poco più di 500 persone, 387 votanti. Una campagna elettorale poco incisiva con pochi incontri e pochi gazebo informativi ad accompagnare gli elettori alle urne. Ma nonostante questo Sassetta ha il suo nuovo sindaco: Alessandro Scalzini. 

Medico, originario di Sassetta, nato a Piombino e conosciuto da molti in paese ha convinto la maggioranza degli elettori. Ma c'è di più, l'appoggio del Pd alla lista Sassetta Democratica è stato quasi interpretato come un marchio di garanzia per gli elettori storicamente di centrosinistra del piccolo borgo. 

I competitors politici non hanno avuto storia a Sassetta. Testimonianza vivente sono i casi di Andrea Asciuti (Il popolo della vita) che ha raccolto una manciata di voti, mentre Elio Colella caso che potremmo definire "più unico che raro" non ne ha ottenuto nemmeno uno.

Elio Colella, nato in Svizzera, originario di Foggia come si legge nel suo programma elettorale e residente a Livorno per lavoro, assieme alla sua squadra riuniti sotto il simbolo Colella Sindaco, non ha convinto nemmeno un sassetano. "Sapevamo che era difficile essere votati in un paese così piccolo. - ci confessa Colella - Noi puntavamo soprattutto su un voto di protesta, di rinnovamento nei confronti della vecchia politica. Purtroppo siamo stati anche penalizzati dalle maldicenze che sono state dette".

L'unico a giocare "quasi" in casa è stato Nicola Leonardi di Castagneto Carducci che assieme a due donne della lista civica Per Sassetta, Silvia Santi e Barbara Lazzerini, è entrato in consiglio comunale tra le fila della minoranza.