Politica

"Reti idriche colabrodo"

Il capogruppo di Forza Italia Maurizio Marchetti diffonde i dati sulla dispersione idrica. "Gli investimenti del gestore non soddisfano Ait"

Foto di repertorio

C'è anche Sassetta tra i Comuni maglia nera stando al report sulla dispersione idrica prodotto da Forza Italia. A presentare i dati è il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti che ha condotto in proprio uno studio che elabora, aggregandoli per aree e per gestore per poi acquisire le valutazioni Ait sugli investimenti programmati sulle reti, i dati Istat dell’ultimo censimento acque per uso potabile, quello diffuso a fine Dicembre 2017 su rilevazioni condotte nel 2015, scorporando quelli della Toscana.

Ma il quadro fotografato in tutta la Val di Cornia non è dei più rosei. 

"Nel territorio provinciale livornese si verifica una dispersione idrica del 38,94 per cento. - ha detto il consigliere Marchetti - Dinanzi a questi dati il gestore, Asa Spa, investe in una misura che non soddisfa l’Autorità idrica toscana (Ait) al punto da spingerla ad avanzare 'qualche dubbio sulla possibilità di assicurare livelli di servizio accettabili'. Perché mi sono messo a far di conto in questa maniera? - ha aggiunto - Ma perché appunto l’affidamento del servizio idrico integrato corre verso le scadenze ed è doveroso aprire un ragionamento efficace sulla materia".

Dal risultato generale al particolare della provincia livornese, illustrato nel report del consigliere capogruppo in Regione di Forza Italia, i numeri cambiano. 

Nel territorio comunale di Sassetta le tubazioni lasciano andar via il 72,95 per cento di acqua, a Piombino, Suvereto e San Vincenzo invece circa la metà di quella erogata, mentre a Campiglia Marittima il 60,75 per cento.

"Dati che fanno impressione. - ha concluso Marchetti - A sinistra sento parlare di ripubblicizzazione. Anche io mi colloco su questa posizione, non foss’altro che nel rispetto dell’esito del referendum con cui i cittadini hanno espresso questo tipo di volontà. Ma acqua pubblica può voler dire tante cose. Il modello di holding regionale prospettato dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi non ci convince. Pensiamoci con serietà, informiamoci e poi la maggioranza ci dia una proposta su cui lavorare e riflettere. Noi qualcosa da dire l’avremo, ma la responsabilità è prima di chi governa".