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Acqua e agricoltura, Val di Cornia fa scuola

La visita è iniziata al depuratore Guardamare di San Vincenzo, per poi proseguire a Suvereto dove sono stati illustrati i risultati di Life Rewat

Il consorzio del progetto europeo H2020 Prima Nexus-Ness dell'Università degli Stranieri di Perugia, Politecnico di Milano, Universidad Politecnica de Madrid (Spagna), Institute Agro-Sol (Francia), Institute Regions Aride de Medenin (Tunisia) e Università di Firenze, guidati da un team della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ha visitato il laboratorio della Val di Cornia per la gestione sostenibile dell'acqua e della produzione agricola. 

La visita è iniziata presso il depuratore Guardamare di San Vincenzo, grazie al supporto di Asa spa. I partecipanti hanno potuto approfondire i processi di trattamento terziario, i consumi energetici e i costi di manutenzione necessari per l'utilizzo delle acque reflue urbane a scopi irrigui. Poi, è seguito l'incontro con la sindaca del Comune di Suvereto Jessica Pasquini e il presidente del Consorzio di Bonifica 5 Toscana Costa Giancarlo Vallesi che hanno presentato la loro visione sulla necessità di integrare a livello di pianificazione la gestione delle risorse idriche con la gestione della produzione e del consumo di energia, con particolare riguardo alla produzione agricola. 

A seguire Rudy Rossetto, della Scuola Superiore Sant'Anna, ha poi accompagnato il Consorzio a visitare lo schema di ricarica delle falde di Suvereto realizzato nell'ambito del progetto Eu Life Rewat (leggi qui sotto gli articoli collegati). Il tour si è concluso presso l’Azienda Otello Poeta, dove sono in atto schemi di raccolta delle acque piovane per recuperare l'acqua e per controllare l'alto contenuto di Boro nelle acque sotterranee per l’irrigazione, potenzialmente causa di danni alle colture in serra.