I NOMI DELLE STRADE
Antifascismo e Resistenza nelle vie di Suvereto – Iniziativa dell’ARCI
I nomi delle strade come educazione alla storia e ai valori dell’antifascismo e della resistenza. Di questo si parlerà in una iniziativa organizzata dal Circolo Arci in occasione della festa della Liberazione.
Comminiamo distratti, senza pensare al significato delle vie che si percorrono ogni giorno, a quei nomi che da Matteotti a Gramsci, da Don Minzoni a Bruno Buozzi testimoniano di una lotta mai conclusa contro il fascismo e le dittature, per la libertà e la democrazia. Con questo spirito il Circolo Arci di Suvereto, intitolato anch’esso alla figura del partigiano Elio Veracini, ha intrapreso una ricerca sulla toponomastica locale, individuando subito dopo la caduta del fascismo e la Liberazione i momenti nei quali l’amministrazione comunale cambiò i nomi delle principali vie e piazze del paese, sostituendo le denominazioni monarchiche e fasciste con i nomi di coloro che avevano combattuto per un’Italia democratica e repubblicana. Così Piazza Vittorio Emanuele II diventa piazza Gramsci, via Nazionale diventa Via Don Minzoni, mentre via Umberto I viene intitolata al partigiano Giovanni Leporatti e diverse altre strade conoscono il cambio del nome, in alcuni casi tornando al nome storico, come la piazza del Palazzo comunale che nel ventennio era stata intitolata al fascista Libero Turchi e che già nell’agosto del ’43 torna a chiamarsi Piazza dei Giudici. Dopo la Liberazione dal nazifascismo, il cambio di nome riguardò anche le scuole e altri edifici pubblici.
I risultati di questa ricerca saranno illustrati il 24 Aprile alle ore 21 presso il Circolo Arci di Via Roma con una conferenza del professor Rossano Pazzagli, storico e docente universitario, nell’ambito delle celebrazioni dell’80° anniversario della Liberazione (1945-2025).