Politica

Asa, un mese per far cambiare idea al privato

E' iniziato il conto alla rovescia per elaborare una proposta che distolga Iren spa, il socio privato di Asa, dal suo progetto di aumento di capitale

L’8 giugno si è svolta la conferenza dei sindaci soci di Asa spa, argomento principe l’offerta di aumento di capitale di Iren spa in vista dell’assemblea straordinaria che doveva tenersi il 10 giugno.

Compatto l’asse dei sindaci dei Comuni di Livorno, Volterra e Suvereto che da sempre ha rigettato l’offerta fatta dal socio privato. L'offerta che, così come proposta dalla stessa, - ha spiegato il sindaco di Suvereto Giuliano Parodi - vedeva Iren spa prendersi la maggioranza di Asa e, attraverso le modifiche statutaria da lei suggerite, anche il consiglio di sorveglianza. In barba al concetto di gestione dell'acqua in mano al pubblico, - ha aggiunto - in questo modo veniva consegnata la società e il suo bilancio al privato, con i Comuni che, dopo, sarebbero rimasti alla finestra a guardare cosa succedeva senza nessuna possibilità di replica”.

La proposta è stata temporaneamente respinta. “Questa idea, di svendita al privato, era stata giudicata molto allettante dai sindaci Pd. Grazie all'azione determinata dei comuni cicivi, - ha commentato - con Livorno, socio di maggioranza di parte pubblica, in testa, questa operazione di Iren è stata temporaneamente respinta al mittente”.

Cosa succede ora? Intanto è stato nominato un consiglio di sorveglianza rappresentativo di territori e forze politiche differenti che ha accettato di auto ridursi il compenso del 10 per cento (leggi l’articolo consigliato, ndr), mentre sarà rimandata di 30 giorni l’assemblea straordinaria durante la quale si dovrà dare una risposta a Iren spa.

Durante questi giorni si costituirà un’apposita commissione per elaborare una reale controproposta da presentare a Iren spa. “Punti fermi: - ha specificato Parodi - primo fra tutti che se ci dovrà essere aumento di capitale questo non dovrà in nessun caso portare il socio privato in maggioranza ne virtuale ne reale, e le modifiche allo statuto non devono permettere allo stesso di consolidarsi il bilancio in maniera autonoma, ed avere la maggioranza nel consiglio di sorveglianza”.

Non è stato nominato il nuovo consiglio di gestione, in attesa di condividere la figura del nuovo presidente di Asa spa fra il maggior numero dei sindaci, pertanto il vecchio rimane in carica seppur a termine.