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"Bloccati gli investimenti Asa"

Lo fa sapere il sindaco Giuliano Parodi che non ha alcuna intenzione di aspettare l'assemblea del 12 settembre per capire cosa sia successo

Nel corso del mese di luglio appena trascorso, Asa si è vista rifiutare da parte della Regione Toscana, l'erogazione di tre pagamenti, per lavori soggetti a quota di finanziamento pubblico, già conclusi e rendicontati per un importo totale di circa 4,2 milioni di euro. 

Questo quanto ha fatto sapere il primo cittadino di Suvereto Giuliano Parodi. Stessa sorte potrebbe toccare a altri lavori che nella maggioranza dei casi hanno raggiunto la metà dello stato di avanzamento.

"Si rischia che il blocco possa comportare oltre che ritardi nel completamento, anche pesanti sanzioni pecuniarie e amministrative da Stato centrale e Comunità Europea. - ha detto il sindaco - Senza cercare colpevoli, va analizzato il comportamento del componente del consiglio di gestione Asa in quota Iren". Insomma, dovrebbe essere spiegato la gestione delle priorità.

Nei fatti esso essendo lui il responsabile del piano finanziario dell'azienda degli ultimi 7 anni, evidentemente ha mal interpretato certe priorità di spesa aziendale, a vantaggio di un inutile, a questo punto, rigore di cassa, rimanendo ancorato al suo comportamento protezionista, chissà perché però non ha avuto dubbi nella svalutazione della quota Olt, posseduta da Asa, ha immediatamente bloccato tutti gli investimenti, anche quelli non interessati dai suddetti finanziamenti regionali, ingessando di fatto tutta l'azienda”.

Di questo, però, non si sarebbe parlato nel consiglio di gestione; il consiglio di sorveglianza, invece, ne è venuto a conoscenza il 22 agosto, tantomeno i sindaci che ne avrebbero dovuto prendere atto il 12 settembre in occasione dell'assemblea dei soci.

Oltre a questa faccenda, durante l'assemblea dei soci si dovrà conoscere la sorte dell'aumento o meno del capitale Iren e del nome del nuovo presidente del consiglio di gestione, che dovrà essere nominato nel corso del consiglio di sorveglianza del 6 settembre 2016.