Attualità

Nasce un comitato per salvare la Costituzione

In Val di Cornia nasce "Salviamo la Costituzione", lanciata da Rossano Pazzagli aderente al coordinamento nazionale per la democrazia costituzionale

Nasce anche in Val di Cornia il comitato per il no al referendum costituzionale che dovrebbe svolgersi in ottobre.

"La proposta di revisione della Costituzione, il cosiddetto ddl Boschi/Renzi, è stata approvata in quarta lettura alla Camera dei Deputati e poi al Senato con i voti determinanti di Verdini, e di alcuni senatori di Forza Italia e del gruppo di Tosi. - fa sapere il comitato in una nota - A detta dei più autorevoli costituzionalisti si tratta di uno stravolgimento della nostra Carta fondante e della democrazia: - e spiega - riduzione dell’importanza del Senato, non più eletto a suffragio universale, stravolto il procedimento legislativo con un iter preferenziale per i provvedimenti del governo e perdita di ruolo del Parlamento. Vengono inoltre cambiate le modalità di elezione del presidente della Repubblica e della Corte costituzionale, indebolendone il ruolo di garanzia. Sono abolite le province e ridotto il ruolo delle Regioni. Risulta modificato anche l’istituto dei referendum e vengono resi più difficili gli altri strumenti di partecipazione dei cittadini".

Per questo è nato il comitato nazionale presieduto da Alessandro Pace che con Stefano Rodotà, Lorenza Carlassare, il contributo di Carlo Smuraglia presidente Anpi e altri studiosi hanno evidenziato i pericoli della riforma che, assieme all'Italicum, potrebbe portare a favore di un premieranno assoluto. In Val di Cornia nasce, dunque, "Salviamo la Costituzione", lanciata da Rossano Pazzagli aderente al coordinamento nazionale per la democrazia costituzionale e subito raccolta da un gruppo di cittadini residenti in tutti i comuni del comprensorio. Le adesioni sono gratuite e aperte a tutti: cittadini, associazioni, forze politiche e sindacali.