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Trent’anni dalla morte dell’agente scelto Azzolino

La morte il 16 Agosto 1991, a soli 28 anni, in seguito alle gravissime lesioni subite nell’incidente stradale mentre era in servizio

Nel cimitero comunale si è tenuta la cerimonia con cui la Polizia di Stato ha voluto ricordare il trentennale dalla scomparsa dell'agente Salvatore Azzolino.

Come ricordato dalla sindaca Jessica Pasquini che ha preso parte alla celebrazione, Azzolino nato in provincia di Agrigento, era a servizio del comando Venturina e a Suvereto aveva costruito la sua famiglia. 

Alla cerimonia hanno partecipato il figlio Marco Azzolino, la moglie Bruna Bussotti, il questore di Livorno Roberto Massucci, il Dirigente della Polizia di Livorno Agnese Pane, il commissario di Piombino Rosario Gagliardi, oltre a una rappresentanza del corpo di polizia di Piombino e della stradale di Venturina. 

Salvatore Azzolino, agente scelto della Polizia di Stato, morì il 16 Agosto 1991, a soli 28 anni, nel reparto di rianimazione dell’Ospedale CTO di Firenze dove era ricoverato in seguito alle gravissime lesioni subite alcune settimane prima in un incidente stradale avvenuto nei pressi di Piombino.
Il giorno dell’incidente l’agente scelto Azzolino era impegnato, a bordo di una motocicletta, al servizio di scorta di un trasporto eccezionale. Giunto in località Montegemoli, nei pressi di Piombino, Azzolino bloccò il traffico ad un incrocio per permettere il passaggio del convoglio, ma qui venne travolto e gravemente ferito da una autovettura sopraggiunta ad alta velocità. Le condizioni dell’agente scelto Azzolino apparvero così gravi da rendere necessario il ricovero a Firenze, dove purtroppo morì alcune settimane dopo.

Salvatore Azzolino lasciò la moglie e un figlio di appena un anno. Così il borgo ha voluto ricordarlo a 30 anni dalla morte.