Politica

Un 25 aprile discusso a Suvereto

L'andazzo che ha preso il discorso del sindaco non è piaciuto e dopo la celebrazione s'è innescata la polemica sui social. Ecco cosa ha detto Parodi

Foto: Comune di Suvereto su Facebook

"Il sindaco nel suo discorso in occasione del 25 aprile ha definito fascista la riforma costituzionale. Parodi chieda scusa ai più anziani che sostengono la riforma e hanno sofferto per il Fascismo e a tutti coloro che sostengono la riforma e tra i loro cari hanno delle vittime del Fascismo". Così il consigliere Pd Francesco Lolini è intervenuto su Facebook a seguito della celebrazione per il 25 aprile che si è svolta a Suvereto.

Ma cosa ha detto il sindaco Giuliano Parodi? Glielo abbiamo chiesto.

"Ho detto che per attualizzare la lotta dei partigiani dobbiamo definire il Fascismo del 2016 per evitare che queste ricorrenze siano solo cariche di retorica e fascista è tutto ciò che limita la libera partecipazione dei cittadini alle scelte della cosa pubblica e che i nostri padri costituenti erano usciti da 20 anni di Fascismo e avevano scritto la carta introducendo gli elementi necessari e sufficienti per evitare di nuovo di cadere in un regime autoritario. - ci spiega il primo cittadino Giuliano Parodi - La modifica introdotta dal governo trasformerà profondamente la Costituzione nelle sue parti fondamentali ossia l'equilibrio dei poteri, siccome gli uomini passano ma le regole restano, se facciamo una carta che può permettere di avere l'uomo solo al comando, può andar 'bene' finchè vincono i buon, ma se poi vincono i cattivi?".

Una scelta che non è piaciuta al consigliere Lolini come a tanti altri. Ma mentre per alcuni il 25 aprile deve essere una celebrazione formale che non prenda in riferimento questioni locali e contemporanee, il sindaco di Suvereto ha colto l'occasione per appoggiare la battaglia del Comitato per il no alla riforma costituzionale.