Politica

"Suvereto fa parte della Società della Salute"

Nonostante i dubbi espressi in Consiglio e la conseguente delibera, il Comune rientra nei Comuni della Società Valli Etrusche. I chiarimenti

L'assessora Caterina Magnani e il sindaco di Suvereto Giuliano Parodi

Sulla nuova Società della Salute Valli Etrusche adesso parla il Comune di Suvereto e chiarisce la sua posizione dopo le recenti dichiarazioni della sindaca di Campiglia Rossana Soffritti (leggi qui sotto gli articoli correlati)

“La documentazione inviata per pec a cui si fa richiamo - ha precisato l’assessore alle politiche sociali Caterina Magnani - non è effettivamente arrivata al Comune di Suvereto, come risulta dalle verifiche che abbiamo fatto, probabilmente c’è stato un problema di aborto della mail. Dopo nostra richiesta, ci è stata poi rimandata, ma fuori dal tempo massimo fissato dalla Regione Toscana per poter far esprimere un parere o un’osservazione al Consiglio comunale, termine oltre il quale valeva il silenzio assenso. Nonostante ciò il sindaco ha deciso comunque di portare la discussione nel Consiglio comunale che ha espresso voto contrario alla fusione delle società, un voto puramente politico che i consiglieri sapevano bene non avere valore vincolante essendo fuori dai termini di legge".

Nonostante le perplessità sollevate dal Comune di Suvereto, il borgo rientra di fatto nei 16 Comuni che fanno parte della Società della Salute Valli Etrusche e "mai ha espresso parere negativo a un percorso comunque obbligato".

"La possibilità di esprimersi che la Regione Toscana ha dato ai consigli comunali non inficia il percorso, non solo perché la delibera di Suvereto arriva fuori termine come spiegato, ma anche perché la legge regionale (11/2017 che regola il riordino delle zone distretto, ndr) assegna il potere a altri organi. L’assenza del sindaco all’incontro di lunedì è un fatto dovuto a contingenze che non ha nessun significato politico", si prosegue nella nota.

“Suvereto, pur avendo lecitamente manifestato i suoi dubbi, fa appieno parte della nuova società della salute, - ha concluso l'assessora - che nonostante queste incomprensioni di partenza speriamo funzioni bene e renda servizi adeguati a tutti i cittadini”.