"Una distesa di pannelli solari rischia di cancellare centinaia di ettari di suolo", così il circolo Arci Elio Veracini di Suvereto che si è unito al grido di allarme "per difendere l’agricoltura e il paesaggio della Val di Cornia dall’aggressione energetica e speculativa".
Anche il circolo Arci Elio Veracini ha espresso dunque preoccupazione e contrarietà ai progetti di impianti fotovoltaici e agrivoltaici nelle campagne. "I campi devono servire a produrre cibo, prodotti per l’alimentazione umana e animale, non essere fonte di profitto solo per pochi individui e ditte, perlopiù esterne al territorio appoggiate a qualche intermediario locale, che distruggono la bellezza del paesaggio danneggiando agricoltura e turismo. - hanno commentato - La nostra agricoltura, sia in pianura che in collina, ha fatto passi avanti in direzione della qualità e della sostenibilità. Producendo prodotti essa contribuisce anche alla cura del paesaggio e alla salute dell’ambiente: l’olio, il vino, gli ortaggi e i cereali sono un vanto di Suvereto e della Val di Cornia, significano lavoro e turismo, salute e bellezza. Non lasciamo che questi sforzi vengano vanificati dall’invasione dei pannelli e da una falsa transizione ecologica".
"La questione energetica può essere affrontata diversamente, con le comunità energetiche rinnovabili, l’installazione sui tetti, negli svincoli stradali e nelle aree industriali, mentre i campi devono servire per l’agricoltura, il paesaggio per il turismo e la qualità della vita", hanno concluso.