È stato pubblicato dal Comune di Suvereto con la partecipazione di Parchi Val di Cornia, per le edizioni Edifir - Edizioni Firenze, il volume Che Bambola!, il catalogo del Museo Artistico della Bambola – Collezione Maria Micaelli.
Il volume è parte della più ampia misura del PNRR che l’amministrazione comunale ha voluto dedicare ai due Musei di Suvereto, Artistico della Bambola e della Rocca Aldobrandesca e che ha già permesso l’abbattimento delle barriere architettoniche per raggiugere la Rocca grazie alla nuova strada di accesso recentemente inaugurata.
“Nel 2022 il Comune di Suvereto ha vinto un importante bando per la rigenerazione culturale e sociale dei borghi storici, finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – PNRR M1C3, gestito dal Ministero della Cultura, grazie al quale pubblichiamo il catalogo, per raccontare le bambole che compongono questo piccolo museo, fornire una guida alla visita e consentire al visitatore di portare con sé un ricordo narrante delle nostre bambole”, ha ricordato la sindaca Jessica Pasquini.
“I Musei di Suvereto sono entrati nel Sistema Parchi nel 2020, grazie alla forte volontà dell’Amministrazione Comunale e hanno trovato fin da subito un ottimo riscontro di pubblico. - ha proseguito l'ad della Parchi Mauro Tognoni - Oggi il finanziamento ottenuto dal Comune sul Piano Nazionale Borghi è una occasione importante per dare una accelerata agli obiettivi della valorizzazione e della promozione delle due realtà culturali”.
Nelle 127 pagine di Che Bambola!, oltre sessanta foto, realizzate dal fotografo Alberto Martelli per la campagna fotografica dedicata, accompagnano i testi di Marta Coccoluto, archeologa e giornalista, che dal 2020 è responsabile del Museo per la Società Parchi Val di Cornia. Nel volume, introdotto dai contributi della sindaca Pasquini e dell’AD Tognoli, l’autrice ripercorre la storia del Museo e della Collezione e restituisce un ricordo biografico di Maria Micaelli, che donò la collezione da cui il museo ha origine, proprio perché le bambole da lei collezionate in una vita dedicata alla bellezza e all’arte fossero patrimonio di tutti.