Politica

"Nulla di fatto sull'invaso della Gera"

Uniamo Suvereto contesta il modus operandi dell'Amministrazione e della maggioranza durante l'ultimo Consiglio comunale

Cristina Solignani

Nel Consiglio comunale del 30 Novembre ha trovato spazio la mozione di Uniamo Suvereto sulle prospettive di ampliamento dell'invaso della Gera, non accolta dal gruppo di maggioranza.

"Si è bloccata la discussione della nostra mozione per correre al riparo, affinché non passasse il messaggio che la minoranza per mesi si è interessata ed adoperata sull’invaso della Gera, tra contatti con Aziende del territorio, Consorzio di Bonifica e associazioni di categoria. - hanno commentato da Uniamo Suvereto - La nostra mozione era il proseguo di un’attività svolta nell’unica commissione consiliare convocata dopo varie nostre sollecitazioni a maggio scorso. In quella sede alla presenza delle associazioni di categoria ci si era posti un primo obiettivo ovvero di valutare l’esistenza di un’utilità collettiva dell’opera coinvolgendo ed interpellando le aziende agricole del territorio. Compiuto questo passo ed appreso della volontà di Asa di porre in vendita l’invaso della Gera, avevamo ritenuto necessario prima a Giugno e poi a Luglio scorsi dare un nuovo impulso alla discussione e non riuscendo ad ottenere la convocazione della commissione si è allora coinvolto l’intero Consiglio comunale. Ma siamo sempre lì, seppure meritevoli e condivise le proposte dello schieramento contrapposto si respingono".

"Abbiamo chiesto il ritiro del documento (quello presentato dalla maggioranza, ndr) e la convocazione di una commissione o di un Consiglio dedicato solo a questo argomento, come la Sindaca aveva detto di voler fare ma non ha fatto, ma nonostante la nostra apertura si è voluto procedere ad una votazione, a cui quindi non abbiamo partecipato, di un documento pressoché autocelebrativo, che ai fini del risultato, che ci si auspica sia davvero condiviso, non fornisce alcunché. - hanno sottolineato - La sensazione è quella di uno stallo, che non dipenderà esclusivamente dal Comune di Suvereto, ma per il superamento del quale l’Amministrazione non pare impegnarsi, se non con un paio di lettere".

"Ed intanto - hanno concluso - il problema dell’approvvigionamento dell’acqua per uso agricolo ma anche civile, si pone sempre più nella sua gravità su tutto il territorio della Val di Cornia ed è ormai noto a tutti che è più che mai impellente programmare interventi in alternativa all'attingere dalle falde".