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Nulla di fatto per i sindaci dell'Ato Sud

Il paventato commissariamento di Sei Toscana fa saltare l'assemblea dei sindaco soci di Ato Sud. Scena muta dei 106 sindaci sulla proposta di Parodi

La riunione dei sindaci dell'Ato Sud si è conclusa con un nulla di fatto. Una la questione all'ordine del giorno presentato dal sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, presidente dell'assemblea: la presa d'atto delle dimissioni irrevocabili del direttore generale e le relative conseguenze del caso.  

Durante l'assemblea è emersa l'ipotesi di un soggetto terzo super partes che mettesse mano al caso, già sotto la lente dell'Anac (leggi l'articolo correlato). Al momento della votazione, con la quale i sindaci avrebbero accettato l'impegno di produrre un parere in merito entro l'8 dicembre, è venuto meno il numero legale. 

Non è stato un caso, ma la diretta conseguenza di diverse vedute tra i sindaci Bruno Valentini di Siena, Maurizio Viligiardi di San Giovanni Valdarno, Francesco Limatola di Roccastrada e Massimo Giuliani di Piombino da un lato, e i rappresentati di centrodestra più il sindaco di Suvereto Giuliano Parodi dall'altra.

"La protesta – ha detto Valentini, Viligiardi, Limatola e Giuliani – è contro un metodo che ha messo molti sindaci in imbarazzo perché non è utile a nessuno incrinare la necessaria unità di intenti che deve caratterizzare organismi istituzionali con funzioni di controllo e di indirizzo su importanti servizi per i cittadini, sia perché la documentazione che Ghinelli ha ricevuto dall'Anac non è stata messa tempestivamente a disposizione degli altri membri dell'assemblea. L'inchiesta deve andare avanti ma non deve mettere a rischio lo svolgimento del servizio nei nostri Comuni e tanto meno i lavoratori che lo svolgono. Per questo rifiutiamo ogni strumentalizzazione politica, puntando invece a garantire la coesione dei sindaci dei 106 Comuni per monitorare il servizio e puntare alla riduzione delle tariffe".

L'altra questione finita all'aria è anche la proposta del sindaco di Suvereto Giuliano Parodi presentata ai 106 sindaci aderenti all'Atto Sud in cui invitava a sospendere gli aumenti delle tariffe della Tari data la vicenda giudiziaria ancora tutta da chiarire sulla gara d'appalto della gestione del ciclo completo dei rifiuti. Per essere accolta c'era bisogno del 33 per cento dei consensi, ma con molto stupore del sindaco di Suvereto nessuno ha appoggiato concretamente la sua richiesta.

L'Anac, intanto, ha chiesto al prefetto di Siena di valutare se gli organismi e le società coinvolte hanno regolarizzato la situazione, sostituendo gli indagati. I sindaci, dunque, dovranno arrivare a una decisione, ma è bagarre sulla possibilità di commissariamento di Sei Toscana.